Ho sentito parlare di modifiche nell’esecuzione delle visite fiscali. Di cosa si tratta? Giovanni

Tributarista, consulente del lavoro ed economista d’impresa. Collabora come esperto con i principali giornali nazionali. Cura e conduce il programma “Fisco e Famiglia” su Radio Maria. Cura e conduce su Padre Pio Tv il programma settimanale “Fisco Economia e Famiglia”. Ricopre numerosi incarichi in società e istituti di credito.
Ho sentito parlare di modifiche nell’esecuzione delle visite fiscali. Di cosa si tratta? Giovanni
È certamente risaputo che la pubblica amministrazione necessiti di un miglioramento, anzi ciò sta costituendo una priorità per il Governo che con il decreto Madia ha iniziato ad attuare una riforma a partire da maggiori – ma soprattutto migliori – controlli sui “furbetti” della PA e sulle assenze per malattia dei lavoratori . Tra le principali novità in arrivo con il decreto, che attuando la riforma della PA intensificherà appunto tali controlli, c’è l’attribuzione all’Inps del compito di sorvegliare sulle assenze per malattia nel pubblico impiego. In pratica alle Asl, che fino ad oggi hanno avuto il compito di controllo, saranno tolte queste competenze, con la nascita di un polo unico della medicina fiscale, lo stesso sia per i dipendenti del privato che del pubblico. Vediamo le principali novità che si prospettano:
Le visite fiscali
Si andrà verso fasce orarie di reperibilità (attualmente le ore giornaliere sono 4 per il privato e 7 per il pubblico) entro cui farsi trovare a casa, con controlli che anche per gli statali potranno basarsi sul cervellone informatico dell’Istituto di previdenza sociale. Si tratterà di vere e proprie visite fiscali mirate e, se l’Istituto lo riterrà opportuno, sarà possibile ripeterle. Questa grande novità, inserita tra le deleghe della legge Madia per questa grande operazione di rinnovo e di miglioramento del pubblico impiego, andrà a rivoluzionare anche il settore dei lavoratori privati.
I medici fiscali dell’Inps
E’ previsto il rafforzamento del personale medico dell’Inps con l’inserimento dei 1.300 medici già presenti nelle liste speciali, con un rafforzamento del regime di convenzione per i medici incaricati alle verifiche, in modo da garantire sempre una maggiore competenza specifica. In pratica si tratta di personale medico sottoposto a un regime di incompatibilità, per evitare conflitti d’interesse tra controllore e controllato. Dovrebbe essere assicurata loro continuità professionale, così da permettere una maggiore specializzazione e l’attività in via esclusiva.
Il Polo Unico di Medicina Fiscale
Questo polo unico, previsto nel decreto Madia, modificherà sostanzialmente il meccanismo delle visite fiscali attualmente in vigore che prevede per i dipendenti pubblici il controllo da parte delle Asl. Per questo obiettivo, sono state previste maggiori risorse umane e competenze che saranno trasferite all’Inps e sicuramente sarà necessario anche un potenziamento delle disponibilità economiche. Con l’introduzione di questo polo, ci saranno nuovi criteri attraverso cui svolgere gli accertamenti sulle assenze per malattie e tra le novità prospettate c’è, appunto, la possibilità di tornare a controllare, con verifiche ripetute a discrezione del medico fiscale. Le fasce orarie di reperibilità, in cui farsi trovare a casa, dovranno essere armonizzate anche se ancora non si conosce il nuovo criterio di rimodulazione. L’obiettivo, con questa riforma del pubblico impiego è quello di intensificare la lotta ai “furbetti” e di garantire controlli mirati ed efficaci, tentando di massimizzare il tasso di rendimento delle visite mediche fiscali.
Le altre novità prospettate
In questa ottica di modifica delle regole del pubblico impiego, si cercherà anche di rendere tutta la materia più ordinata così da avere un controllo più facile. Tra le altre novità ancora in discussione che riguardano i rinnovi contrattuali, c’è la seria possibilità di intervenire su alcune modalità di fruizione dei permessi, come quelli della legge 104 del 1992 che riguardano disabili e i loro familiari, con una revisione delle regole sui preavvisi.
Sappiamo che dal primo ottobre 2021 è necessario l'identità digitale di Spid, Cie o Cns per poter possibile accedere ai servizi di Fisco, Inps, Inail, Amministrazioni Pubbliche e Comuni sopra i 5.000 abitanti. Si possono avere delle istruzioni chiare a comprensibili da tutti?
Gentile redazione di Città Nuova, vorrei rivolgere una domanda al vostro esperto di fisco, Massimiliano Casto. Nell'agosto del 2010 mi trovavo in villeggiatura in Calabria, presso un villaggio turistico, quando caddi da un muretto, sbattendo con la spalla e la testa a terra. Avevo un dolorosissimo dolore alla spalla e alla testa e mi portarono al pronto soccorso del locale ospedale. La diagnosi fu: lesione del muscolo sovraspinoso; distorsione del polso, contusione del braccio e della mano; commozione cerebrale. Quando mi dimisero, non mi fu detto che avrei dovuto pagare un ticket. Dopo più di 10 anni da quel pronto soccorso, il primo dicembre 2020, mi è stato notificato un avviso di pagamento con scadenza 15/12/2020 per " recupero ticket art.2 D. LGS 124/98". Le chiedo dunque: 1) non essendomi stato comunicato che avrei dovuto pagare un ticket, è lecito che mi arrivi questo avviso di pagamento? Davvero devo pagare, visto che sono passati più di 10 anni da quel pronto soccorso? Infine, cosa posso fare per far presente che è andato in prescrizione e non pagare? Grazie di tutto, Lettera firmata
Le indico di seguito il testo che può inviare con raccomandata AR all’ufficio intestatario dell’avviso (Agenzia Entrate o Servizio Sanitario della Regione). Buona giornata.
All’Ufficio……….. RICHIESTA DI ESERCIZIO DELL’AUTOTUTELA La sottoscritta___________________________ nata a____________________________________ il ___________________ residente a ______________________________________________________ via/piazza___________________________________________ tel._____________________________ email _____________________________ codice fiscale _______________________________________ con la presente Chiede di riesaminare e di procedere all’annullamento totale dell’avviso di pagamento con n.________________ / prot. __________________________________ del ____________________________________ notificato il ___________________________________________________________________________ relativo al ticket di euro________________dell’anno ____________________ che risulta illegittimo perché ampiamento prescritto così come previsto dalla legislazione in vigore e che stabiliscono che tutte le richieste di pagamento di ticket si estinguono per prescrizione in 10 anni ai sensi degli artt. 2934 e ss. c.c., secondo le disposizioni ivi contenute nonché di quelle previste da varie leggi speciali. L’art. 8, c. 3, della l. 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto del contribuente) Sono consapevole che questa richiesta non sospende i termini per la proposizione del ricorso alla Commissione tributaria Allegati: Copia avviso di pagamento e copia documento di riconoscimento. Luogo e data ___________________ Firma (leggibile) _____________________Salve, ho letto l'articolo su Città Nuova un articolo di Massimiliano Casto relativo al ricorso sul decreto Salva Italia per ottenere il ricalcolo della pensione e il rimborso di quanto non percepito. Però non ho capito concretamente cosa e come fare. Mio suocero, deceduto nel 2013, era tra le persone danneggiate da quel decreto. Cosa devono fare mio marito e sua sorella? Esiste un modulo? E se non esiste, cosa si deve scrivere nella raccomandata? A chi si intesta? All’Inps zonale o alla Direzione Generale?
Grazie.