Nuovo emporio solidale a Sant’Ilario d’Enza
Viene inaugurato oggi sabato 26 marzo il nuovo emporio solidale di Sant’Ilario d’Enza (RE), grazie al lavoro dei volontari della Caritas Madre Teresa di Sant’Ilario e Calerno. «Abbiamo iniziato a pensare all’emporio durante la pandemia – ci racconta Annamaria Gianotti, volontaria e referente della Caritas – con l’aumento delle persone in difficoltà che si presentavano alla nostra porta per ricevere aiuti alimentari. Prima della pandemia la nostra Caritas seguiva settimanalmente 40 famiglie, negli ultimi due anni abbiamo raggiunto 65 famiglie in difficoltà e nell’ultimo mese le nostre porte si sono aperte anche a 12 famiglie in fuga dall’Ucraina che si rivolgono a noi per avere beni di prima necessità».
Da questa situazione sempre più complicata l’idea di passare a una modalità più strutturata come quella dell’emporio. Si tratta di un minimarket, che aprirà ufficialmente le porte nel mese di aprile all’interno dei locali della Caritas (piazza IV Novembre). Le famiglie, già conosciute dal centro Caritas, riceveranno una tessera a punti che potranno utilizzare per acquistare generi alimentari di prima necessità e abbigliamento per adulti e bambini.
«In questo momento – continua Annamaria – la Caritas sta già distribuendo pacchi preparati dai volontari, ma con l’emporio daremo la possibilità a queste persone di scegliere autonomamente quello di cui hanno bisogno, in base alle proprie abitudini alimentari e al gusto personale». La tessera punti, distribuita dalla Caritas, viene commisurata in base allo stato di difficoltà delle famiglie conosciute dal Centro d’ascolto Caritas. Per il momento, il vestiario verrà recuperato grazie alle donazioni dei singoli cittadini, per il recupero degli alimenti che andranno a riempire gli scaffali c’è invece una rete più strutturata che, oltre a coinvolgere i Fondi europei, coinvolge le associazioni che sul territorio provinciale e regionale si occupano di recupero delle eccedenze alimentari presso le ditte o i grandi distributori commerciali.
«L’idea è di aprire l’emporio due giorni a settimana – conclude Annamaria –, il sabato mattina e un giorno infrasettimanale nel tardo pomeriggio, per facilitare l’accesso a tutti. Ma la vera forza dell’emporio è che si baserà completamente sulla disponibilità dei volontari che si occuperanno sia del recupero dei beni che dell’accoglienza delle famiglie. Speriamo di riuscire a coinvolgere i giovani, perché il volontariato è per prima cosa un’enorme occasione di arricchimento personale».