Effetti sui minori

Media e famiglia, una delle sfide del nostro tempo.
Un bambino davanti alla tv

Media e famiglia, una delle sfide del nostro tempo. Un’opportunità per promuovere una cultura dinamica, interrelata, multidimensione, per creare reti e potenziare iniziative solidali, ponendo attenzione agli effetti sui minori. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Elisa Manna, responsabile delle Politiche culturali del Censis e vice presidente del Comitato media e minori.

 

Quali sono gli aspetti problematici nel rapporto fra media e minori?

«Esistono effetti che derivano dall’uso di questi mezzi: la tendenza alla sedentarietà, l’alimentazione sbagliata, la sottrazione di tempo ad altre attività, effetti cognitivi e linguistici. Ed effetti che dipendono dai contenuti: la violenza, la pornografia, i reality che veicolano una filosofia del disimpegno, la pubblicità che induce una visione consumistica della vita, i talk show in cui si squadernano conflitti di tutti i tipi, compresi quelli familiari».

 

Come potenziare l’azione di accompagnamento e filtro dei genitori?

«Serve una strategia su più livelli. Le leggi attuali non sono chiare e prestano il fianco ad abusi da parte delle emittenti. Inoltre il codice di autoregolamentazione ha bisogno di essere aggiornato. Non si può tenere d’occhio solo la tv quando i minori si stanno spostando sui new media».

 

Rispetto ai contenuti, quali sono gli effetti dei media sui minori?

«La ricerca ha confermato che esiste una correlazione positiva tra esposizione ripetuta a messaggi violenti e lo sviluppo di comportamenti aggressivi e di una forma di desensibilizzazione. Poi la tv trasmette un’idea di sessualità come consumo in cui la donna perde fascinazione e diventa oggetto. La pubblicità induce una mentalità consumistica e sollecita un narcisismo infantile prolungato. Infine la trasmissione di stereotipi: servono regole per sviluppare una comunicazione moderna, che va oltre i luoghi comuni. Mi piace ricordare i versi di Jimenez: “Credemmo che tutto fosse rotto, distrutto, macchiato/ ma, dentro, la Verità sorrideva, aspettando…”. È a questa verità che dobbiamo guardare, bisogna avere il coraggio di cambiare e ricominciare». 

 

INTERNET                                

Pericoloso acquistare farmaci online

Oltre la metà dei farmaci commercializzati sul web è contraffatto e viene venduto da siti illegali. Lo denuncia un’indagine del Senato rivolta in particolare a quel 33 per cento e più degli italiani che acquistano medicinali su Internet: è stato accertato – dice il rapporto – che un’elevata percentuale di farmaci acquistati via web «ha concentrazioni di principio attivo non corrispondenti a quelle dichiarate, contiene sostanze diverse da quelle dichiarate e, in alcuni casi, non contiene alcun principio attivo». Poche le web-farmacie legali e quelle che chiedono la prescrizione medica, numerose quelle “virtuali” nate per sottrarre identità informatica e dati della carta di credito.

 

SEMAFORO BLU

È il momento della famiglia

Se ne vedono di rossi, gialli e verdi, anche se non sempre collocati a dovere, alla sera come al mattino, a far da semaforo ai film in tv. Ma quello blu, nuovo di zecca, di certo sarebbe una sorpresa. La famiglia dei bollini colorati – strumento di controllo dell’esposizione dei minori a contenuti televisivi potenzialmente dannosi – potrebbe festeggiare una nuova nascita: un bollino blu che segnala pellicole family friendly, un marchio di qualità da estendere a siti web, videogiochi e cellulari. La proposta viene dalla Conferenza nazionale della famiglia, a novembre a Milano. 

 

POLITICI IN TV

I difficili equilibri dell’era digitale

Per favorire la presenza di tutti i partiti politici in tv anche nel periodo non elettorale, ai fini della par condicio, verrà calcolato, insieme al tempo notizia, anche il tempo di parola. Così il presidente dell’Agcom Calabrò a margine di un convegno di Consumers Forum.

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