Educazione all’affettività
«Sono la mamma di un’adolescente di 16 anni. Il dialogo tra noi è abbastanza aperto, ma sento che sulla sessualità, nonostante abbia cercato di darle un’educazione cattolica, per lei è più forte l’influenza delle amicizie, della società, dei media. Le mie idee per lei sono antiquate: per cui sì ai rapporti prematrimoniali, sì all’aborto, sì alle convivenze… Come fare per farle capire che certi valori sono eterni, non soggetti al cambiamento dei tempi?».
F.N. – Milano
Nell’educare lo sforzo più grande è proporre i valori o le regole in modo positivo e con molta pazienza, perché, specialmente quando siamo genitori, siamo così coinvolti emotivamente che a volte vorremmo un’adesione immediata dei nostri figli alle nostre proposte; altre volte diamo più l’impressione di vietare che di fare proposte utili e interessanti. Soprattutto nel tempo dell’adolescenza i figli hanno bisogno di fare un cammino, che molto spesso parte da una iniziale critica a ciò che diciamo. L’atteggiamento critico è loro necessario per non avere la sgradevole sensazione di essere condizionati, di ragionare con la testa degli altri.
Tuttavia l’atteggiamento critico dei figli sarà solo sulle parole che abbiamo detto e non sul nostro rapporto con loro se ne abbiamo avuto cura. Così sarà possibile salvare il dialogo, che in realtà è ciò che non si deve perdere mai.
Lei scrive che il vostro dialogo è abbastanza aperto. È un ottimo punto di partenza. Poi scrive che le sembra più forte, in sua figlia, l’influenza del mondo fuori casa. Se ci pensa, non è strano che sua figlia sia colpita dal fatto che fuori casa il modo di presentare le scelte sessuali è opposto a come le presenta lei. Colpita non vuol dire influenzata e anzi, poiché la ragazza ci tiene a pensare con la sua testa, è opportuno scardinare i luoghi comuni e mostrarle con intelligenza l’appiattimento dei media, il consumismo sessuale, la schizofrenia dei dibattiti che vogliono tutelare diritti dimenticando il rispetto profondo di ciascuno. Basta stare un po’ con lei (anche alla televisione) per riflettere sulle innumerevoli mistificazioni in materia sessuale, lontanissime da quei valori radicati nel cuore dell’uomo, cui lei accenna.
Un po’ di riflessione insieme, senza fretta di arrivare alle conclusioni, aiuterà sua figlia a superare il pregiudizio su cosa è antico e cosa è moderno nelle scelte sessuali. L’obiettivo non è mai convincere, ma costruire piano piano nei figli una nuova possibilità di scelta, tra ciò che libera e ciò che rende schiavi, tra ciò che è dono e ciò che è egoismo, tra ciò che è moda e ciò che non passa.
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