Educare alla cittadinanza globale

Il progetto “Start the change”, un evento per i giovani, uno spazio di condivisione delle esperienze svolte a livello locale insieme con strumenti pratici per dialogare in modo efficace con le istituzioni

Mercoledì 16 dicembre si conclude, con un evento on line che sostituisce l’incontro che si sarebbe dovuto svolgere in presenza a Torino, il progetto “Start the change”: un progetto triennale di educazione alla cittadinanza globale co-finanziato dalla Commissione Europea, che coinvolge 12 Paesi europei: Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia, Croazia e Malta.

I partner italiani del progetto sono ProgettoMondo Mlal, CISV, Amnesty International Italia e Amici dei Popoli. Il progetto è inoltre patrocinato dalla Città di Torino.

L’evento di mercoledì 16 sarà un pomeriggio di confronto tra 40 giovani, tra i 17 e i 23 anni, e i rappresentanti delle istituzioni, con il coordinamento dell’Organizzazione non governativa CISV.

Tra gli altri, hanno confermato la loro partecipazione Marco Alessandro Giusta, Assessore alle Politiche Giovanili, Diritti, Politiche per la multiculturalità e integrazione dei “nuovi cittadini” di Torino; Elly Schlein, Vicepresidente della Regione Emilia Romagna (nonché assessore al contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica, clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo); Daniele Valle, Consigliere della Regione Piemonte e vicepresidente della Commissione politiche giovanili.

“L’obiettivo di questo evento conclusivo è quello di offrire uno spazio di condivisione e valorizzazione delle esperienze svolte a livello locale – spiega Roberto Varone, Coordinatore locale per il Piemonte dell’Ong Cisv – e fornire competenze e alcuni strumenti pratici per dialogare in modo efficace con le istituzioni per far sì che i giovani possano attivarsi e farsi promotori all’interno dei propri contesti locali degli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030 e dei diritti umani, in particolare sulla tematica delle migrazioni”.

Attraverso momenti di formazione, scambio, manifestazioni in piazza ed eventi, il progetto “Start the change” ha lavorato per migliorare l’offerta educativa con modelli di educazione alla cittadinanza globale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030 (SDGs- Sustainable Development Goals), con particolare attenzione alle relazioni tra migrazioni e diseguaglianza globale. In Italia nello specifico, 35 gruppi di giovani in 15 città italiane hanno mappato le realtà locali che si occupano di questi temi, intervistato migranti e testimonial, intessendo reti, organizzando eventi pubblici di sensibilizzazione.

Una loro rappresentanza ha poi partecipato a un incontro internazionale a Lampedusa, in occasione della Giornata della Memoria del 3 ottobre 2019. In tale occasione, 45 giovani da 12 Paesi Europei hanno redatto la Carta di Lampedusa: un documento nato dopo aver incontrato persone rifugiate, migranti e associazioni, condiviso obiettivi e valori. La carta ha fatto sì che le ragazze e i ragazzi partecipanti facessero da “megafono” verso altri giovani sulle cause della migrazione – i cui effetti si vedono tangibilmente appunto a Lampedusa: dalla povertà alla crisi climatica, dallo sfruttamento delle risorse e accesso all’acqua alla corruzione e persecuzioni. Il testo è disponibile su carta-di-lampedusa_8.pdf (startthechange.eu)

Il progetto ha inoltre elaborato un manuale rivolto ad insegnanti ed educatori con linee guida per aumentare il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani su queste tematiche, stimolarli a concretizzare il cambiamento nelle proprie vite e nel mondo che li circonda; elaborato da un gruppo di 45 docenti provenienti da tutta Europa. Le linee guida disponibili gratuitamente sul sito https://www.startthechange.eu/download/layout_LINEE-GUIDA_italianoSingola_compress.pdf o su richiesta in formato cartaceo a CISV (mail r.varone@cisvto.org)

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