Editoriale

Il presente fascicolo di «Sophia», numero 1/2013, si caratterizza innanzitutto per il peculiare taglio conferito alla rubrica Saggi, in ragione delle particolari circostanze nelle quali hanno preso forma i contributi che compongono la rubrica: si tratta, infatti, di alcuni degli interventi tenuti in occasione di un Seminario di studisvoltosi il 16 e 17 dicembre 2011  presso l’Università di Trento, città nella quale Chiara Lubich è nata e ha cominciato a dar corpo ad un carisma dalla diffusione planetaria.
Il Seminario, promosso dall’Area di Scienze Sociali dell’Istituto Universitario Sophia in concomitanza con l’istituzione della Cattedra di Fondamenti di Scienze Sociali, recava il titolo “Chiara Lubich e la sua eredità per le scienze sociali. Stimoli sociologici trentini”. L’Introduzione, a firma di B. Callebaut e M.L. Paglione, costituisce la più opportuna chiave di lettura, panoramica e prospettiva al contempo, dei singoli contributi e del “filo d’oro” al quale si sono ispirati nel loro insieme, consentendo così un accesso ponderato all’intero corpo dei saggi qui riprodotti. Ad essa, pertanto, si rimanda.

La rubrica Laboratorio ospita la sintesi dei lavori con i quali due studenti dello IUS hanno conseguito la Laurea Magistrale in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”. In entrambi i casi si tratta di studi afferenti al dialogo tra teologia e scienze umane: il primo, di J. Mališa, in relazione alla pedagogia, dal punto di vista delle implicazioni educative contenute nella professione trinitaria della fede cristiana; il secondo, di S. Zatloukal, in riferimento alla “questione femminile” nel pensiero di Edith Stein, esplicitamente radicato nella visione antropologica che

emerge dalle Scritture.
Nella rubrica Forum trovano posto gli interventi, a carattere interdisciplinare, proposti all’interno di un dibattito che, il 26 ottobre 2012, ha visto protagonisti il filosofo A. Fabris, il teologo R. Repole e l’economista G. Argiolas, intorno al tema Quale Chiesa? quale socialità? Occasione del dialogo, la presentazione dell’ “opera prima” del teologo A. Clemenzia, docente di ecclesiologia e pneumatologia presso lo IUS, dal titolo Nella Trinità come Chiesa. In dialogo con Heribert Mühlen, che ha consentito una sosta intorno a tipiche categorie teologico-filosofiche, quali quella di “noità”, “persona”, “relazione”; come intorno a questioni topiche per la scienza economica, e in particolare manageriale, affrontate sotto il profilo individuale, istituzionale e globale.

In chiusura, per la rubrica Recensione, P. Coda si sofferma, in ideale continuità con gli interventi del Seminario di studi tenutosi a Trento, su un recente volume del sociologo P. Donati, dal titolo La matrice teologica della società,  particolarmente pregevole per l’esplicita tematizzazione della complessa fecondità del dialogo tra sociologia e teologia in quanto scienze, nel quadro del più originario dialogo tra società civile e religione cristiana.

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