Eden, il paradiso perduto

Si può scappare dalla corrotta e corruttibile, asfissiante società moderna come fa il filosofo tedesco Friedrich Ritter insieme alla musa e amante Dore negli anni ’30, stabilendosi nelle remote isole Galapagos per vivere secondo natura. Non mangiare carne, lavorare un orto, scrivere pensieri filosofici sulla mente che deve governare il mondo, sulla felicità-infelicità e poi accogliere, a malincuore, una coppia anch’essa in fuga: l’ex soldato Heinz con la moglie e il figlio malato Harry.
Non troppo bene accolta, la famiglia però accetta la durezza primitiva del vivere, prova ad instaurare un minimo di rapporti con il filosofo e la sua fanatica compagna. Ma l’arrivo di una intrigante falsa ereditiera, accompagnata da due bellimbusti suoi amanti, che si spaccia per voler costruire un grande albergo, mette i rapporti in crisi. Risultato? I begli ideali di paradiso terrestre innocente sfumano e le pulsioni ben poco positive dell’animo umano tornano a farsi sentire con l’aria di morte, da cui solo qualcuno potrà sopravvivere, se ha più speranza.
Basato su una storia vera, il film, che si compiace della recitazione di un cast convincente, tra cui Jude Law e Vanessa Kirby, e di paesaggi di una bellezza conturbante, non racconta questa volta, come fa Howard, eroi americani, ma un manipolo di gente europea in cerca di pace e di autenticità. E riesce ad indagare i sentimenti, le meschinità, le sofferenze e le leggerezze umane in mezzo alla natura selvaggia. L’uomo è sempre l’uomo ovunque vada.
Il paradiso terrestre è un sogno di evasione irrealizzabile perché la pace la si trova in sé e con gli altri in modo sincero, senza patologie, strumentalizzazioni ed egoismi, come succede nella vicenda ai vari personaggi.
Il film non è certo un capolavoro, ma lascia nello spettatore almeno un messaggio: anche nelle isole più sperdute il paradiso che si cerca si può perdere e diventare un Eden impossibile da abitare se i rapporti umani vengono sopraffatti dall’egotismo solitario dei singoli. Molto interessante.
Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre riviste, i corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it