Ed ora tutti in Canada !

XVII Giornata della gioventù Fino ad oggi, sono 110 mila le adesioni arrivate agli organizzatori: ma da qui a luglio, si prevede che saranno 500 mila i giovani che risponderanno all’invito del Papa da ogni parte del mondo per partecipare alla XVII Giornata mondiale della Gioventù. Le “sentinelle del mattino “: così li aveva chiamati il papa a Tor Vergata incontrandoli nella grandiosa manifestazione del Giubileo 2000. Quest’anno si ritroveranno in Canada e più precisamente a Toronto dal 18 al 28 luglio. Si prevede che centoventidue saranno i paesi rappresentati: dall’Azerbaijan al Burkina-Faso, dalla Repubblica Ceca al Benin. È stata registrata addirittura un’iscrizione dall’Afghanistan. E i primi ad aderire sono stati 40 ragazzi algerini. Bioetica: Nessuno è padrone della vita Prima il caso di una donna americana che ha prestato per 25 mila dollari il proprio utero a due coniugi italiani. Poi l’annuncio di un gruppo di ricercatori del Centro di Medicina Riproduttiva della Cornel University (Usa): è stato realizzato il primo “utero artificiale” destinato ad accogliere un embrione umano. Ha gridato forte quest’anno il papa. “Nessuno è padrone della vita – ha detto – nessuno ha il diritto di manipolare, opprimere o addirittura togliere la vita, né quella altrui né la propria”. E nel giorno in cui in Italia si celebrava la Giornata per la vita, Giovanni Paolo II è tornato a chiedere il riconoscimento giuridico dell’embrione. “La scienza – ha detto il papa – ha ormai dimostrato che si tratta di un individuo umano che possiede fin dalla fecondazione la propria identità”. “Riconoscere il valore della vita – ha aggiunto – comporta coerenti applicazioni sotto il profilo giuridico, specialmente a tutela degli esseri umani che non sono in grado di difendersi da soli, quali i nascituri, i disabili psichici, i malati più gravi o terminali”. Movimenti: Auguri speciali Auguri speciali quest’anno a Comunione e Liberazione e alla Comunità di Sant’Egidio. Auguri e ringraziamenti dal papa e dalle più alte autorità politiche e religiose del paese. A Comunione e Liberazione in occasione del 20° anniversario del riconoscimento pontificio. Alla Comunità di Sant’Egidio per i suoi 34 anni di fondazione. Al Movimento di don Giussani, il papa dice grazie per l’opera educativa svolta e l’attiva presenza dei suoi membri nel sociale, in particolare “nel campo politico, un ambito per sua natura ricco di contraddizioni, in cui talora arduo risulta servire fedelmente la causa del bene comune”. Alla Comunità di Sant’Egidio Giovanni Paolo II ha invece lanciato l’invito ad “andare al largo “, a “comunicare a tutti i popoli il Vangelo dell’amore “. “L’amicizia vissuta con sensibilità evangelica – ha detto il papa – è un modo efficace di essere cristiani nel mondo: permette di varcare frontiere e di colmare distanze, anche quando sembrano insuperabili “. Attualmente Comunione e Liberazione è presente in 70 paesi e conta 44 mila iscritti. Fondata nel 1968 a Roma da Andrea Riccardi, la Comunità di Sant’Egidio è diffusa oggi in più di 60 paesi del mondo e conta circa 40 mila membri. Russia Novità per i cattolici La Santa Sede ha deciso di elevare allo status di diocesi le quattro amministrazioni apostoliche esistenti finora nel territorio della Federazione Russa. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro-Valls, spiegando in una nota che con il provvedimento preso “si dà normalità all’esistenza della Chiesa cattolica in Russia”. “Si tratta – ha aggiunto Navarro – di un normale atto amministrativo suggerito dalla necessità di migliorare l’assistenza pastorale ai cattolici presenti in quella vasta regione, come da loro insistentemente richiesto”. Il provvedimento della Santa Sede ha però suscitato reazioni negative da parte del Patriarcato di Mosca, tanto che in un comunicato parla di una decisione che costituirà “un grave ostacolo per lo sviluppo del dialogo tra le nostre chiese”. Ma la Santa Sede – in una dettagliata nota a commento della dichiarazione di Navarro – ha tenuto a precisare che le comunità cattoliche presenti in Russia “in nessun modo intendono né sarebbero in grado di sconvolgere l’identità culturale di un paese che tradizionalmente è considerato ortodosso”. La rinascita del cristianesimo è “un’impresa che richiede unità di intenti per portare la parola di vita e i doni di grazia a quanti non conoscono Cristo e il Vangelo, nella comunione che sgorga dall’unico battesimo”. Giovani: Identità diverse uguali diritti “I primi a prendere sul serio le parole pronunciate ad Assisi dai leader religiosi sono stati i giovani. Ebrei, cristiani e musulmani hanno sottoscritto un documento dal titolo Identità diverse, uguali diritti e si sono dati anche loro appuntamento nella città di san Francesco per una manifestazione dal titolo “Illuminiamo la pace”. Insieme per chiedere che in Italia “il dialogo tra le culture e le religioni si faccia più intenso e divenga priorità delle agende politiche dei nostri parlamentari”. Il documento è stato firmato a Roma in una affollatissima conferenza stampa dai rappresentanti dell’Ugei (Unione Giovani Ebrei Italiani), dal movimento giovanile delle Acli e dall’associazione “Giovani musulmani d’Italia” (Ucoii). I giovani dicono no ad intolleranza e discriminazione, chiedono una scuola “rispettosa delle differenze “, sognano “un’Europa dei popoli”. E sulla questione di Gerusalemme richiamano tutti i politici al valore del dialogo e alla responsabilità di costruire “una pace equa e giusta”. “Per quanto ci riguarda – concludono – noi siamo disposti a fare la nostra parte: questo documento già un tentativo di percorrere un pezzo di strada assieme “. “Ciò che comunque sicuramente ci unisce, è l’affermazione che nessuna religione, mai, può essere usata per giustificare alcun tipo di violenza”. Cattolici nel mondo: Un miliardo e poco più Ma quanti sono i cattolici battezzati nel mondo? Più di un miliardo e 50 milioni. Sono tanti? Non proprio perchè se paragonati alla popolazione mondiale, i cattolici sono solo (si fa per dire) il 17,3 per cento. Dove si trovano? Quasi la metà vive nel continente americano mentre solo il 10,7 è in Asia e lo 0,8 in Oceania. Queste ed altre curiosità si trovano nel nuovo Annuario pontificio, la cui edizione 2002 stata consegnata al papa. Una miriade di numeri, nomi, qualifiche, indirizzi. Tra i tanti dati, uno colpisce particolarmente ed è l’aumento significativo dei seminaristi. La crescita maggiore si avuta in Africa, con il numero più che triplicato ma anche l’Europa segna un buon risultato, con un aumento del 12 per cento.

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