Ecuador. Incognite dietro il tentativo di golpe
Non sono pochi i dubbi sul tentativo della polizia di rimuovere il presidente Correa con un colpo di stato. Sostegno al legittimo governo dagli Stati vicini.
Il tentativo di colpo di Stato delle forze di polizia dell’Ecuador si é sciolto come neve al sole. Alla fine l’intervento dell’esercito ha garantito la continuità democratica del governo del presidente Rafael Correa, in un paese dove, da anni, nessun capo di stato ha potuto completare il suo mandato.
La reazione dei governi della regione é stata immediata e senza tentennamenti. A Buenos Aires é stata organizzata una riunione dell’UNASUR, il blocco regionale di recente creazione di cui é segretario generale l’ex presidente argentino Nestor Kirchner. Brasile, Colombia, Venezuela, Bolivia, Argentina, Uruguay, Cile e Paraguay hanno immediatamente condannato l’episodio ed altrettanto ha fatto l’Organizzazione degli Stati Americani attraverso il segretario José Miguel Insulza.
Questa solidarietà ed unanimità della regione é un segno altamente positivo di un processo di consolidamento politico. Va ricordato che, lentamente, Ecuador e Colombia stanno riprendendo le relazioni diplomatiche dopo l’episodio del bombardamento nel 2008 di un campo della guerriglia FARC in territorio ecuadoriano da parte delle forze armate colombiane, ed anche i rapporti tra Caracas e Bogotá stanno dialogando di più.
Non sono poche ad ogni modo le incognite del gesto della potente polizia ecuadoriana. Alcune misure del presidente Correa che puntano a limitare un potere che con gli anni si é esteso a vari ambiti (dogane, narcotraffico, aeroporti, ecc.), può aver suscitato la reazione del corpo di sicurezza. Ma per il giornale Clarin – solitamente propenso alla moderazione – alcune delle trame di questo episodio «vanno ricercate in alcune ambasciate estere».
Nella politica di Correa, non esente di scelte polemiche, e nella limitazione dei potenti interessi economici nello sforzo di migliorare le condizioni di vita di gran parte della popolazione sommersa nella povertà, si possono trovare le tracce di uno scontento che ha cercato di materializzarsi in una fallita soluzione antidemocratica.