È nato un bambino
Un bambino è nato e sempbra che tutto il mondo stia seguendo ogni dettaglio di questo avvenimento. Ovviamente non si tratta di un bambino qualunque, ma del figlio del duca e della duchessa di Cambridge, membri della famiglia reale. La scena al di fuori del reparto maternità dell'ospedale londinese è surreale, con cineoperatori di ogni parte del mondo che aspettano con certosina pazienza di catturare le prime immagini dei genitori fieri e raggianti con il loro figlioletto.
Ciò che colpisce è il notevole interesse per la nascita di questo bambino, come una sorta di sequel del matrimonio di William e Kate avvenuto poco più di due anni fa – che si stima sia stato seguito da oltre un miliardo di persone in tv: tanta gente “ordinaria”, che vive “in bianco e nero”, sembra voler partecipare a quella fiaba “in technicolor” come appare la famiglia reale inglese. Interessante agli occhi dei britannici è poi il fatto che in molti Paesi dove la monarchia è stata rovesciata da tempo la gente sembra avere una particolare passione per tutto ciò che è “reale”: io stesso sono sempre rimasto stupito di fronte alla copertura minuziosa di tutto ciò che riguarda la casa reale da parte della stampa italiana e francese.
Sarà pure una fiaba, ma coinvolge persone reali che, attraverso la tv, sono entrate nella vita di tanti; e in un mondo in cui sembrano esserci tante cattive notizie, la gente accoglie con piacere un annuncio gioioso come quello della nascita di un bambino. L'enorme interesse per le vite di Kate e William è più che pura e semplice curiosità o culto della celebrità: in qualche modo milioni di persone sentono di poter partecipare alla vita di questa coppia, i cui volti giovani e sorridenti sembrano tirarli fuori da questa esistenza tumultuosa. La monarchia britannica potrà essere un anacronismo, criticato da molti come ultimo bastione di un sistema classista, ma esercita ancora un'enorme attrattiva.
Dopo la rivoluzione russa, tutti i libri che contenevano fiabe su principi, principesse, re e regine sono stati ritirati da scuole e biblioteche, e sostituiti con storie di operai nelle fabbriche: soltanto più tardi si è scoperto che i bambini cresciuti sotto questo regime erano psicologicamente sottosviluppati e che avevano bisogno di ascoltare fiabe in cui il bene trionfa sul male perché la loro psiche potesse svilupparsi normalmente. Chissà che anche la fiaba di William e Kate aiuti a nutrire in positivo la psiche di mezzo mondo.
(Nella foto, l'annuncio ufficiale della nascita del "royal baby")