È nata una nuova orchestra

Alcuni dei migliori diplomati degli ultimi anni al Conservatorio Santa Cecilia e alcuni orchestrali provenienti dalla disciolta Orchestra Regionale del Lazio sotto la guida di Franco Ferrara si esibiranno nel celebre "Pierino e il lupo" a La Sapienza di Roma
Un violinista

Finalmente qualcosa di nuovo è accaduto a Roma per la musica. È nata l’Orchestra Franco Ferrara del Conservatorio Santa Cecilia, composta da alcuni dei migliori diplomati degli ultimi anni e da alcuni orchestrali provenienti dalla disciolta Orchestra Regionale del Lazio. Un complesso di artisti che ha ormai un suo suono, un suo repertorio e che sta crescendo. Ce ne siamo accorti al concerto inaugurale, lo scorso 2 maggio all’Auditorium Conciliazione, dove s’è presentato un programma di compositori dell’Est europeo: Ciakovski (Ouverture-Fantasia in si min. “Romeo e Giulietta”), Borodin (“Danze Polovesiane” dal Principe Igor), Dvoràk (Sinfonia n. 9 “dal Nuovo Mondo”).

La brillantezza di Ciaikovski è cosa nota e perciò non sempre facile da rendere, ma gli ottoni e i legni hanno fatto bene la loro parte, mentre gli archi si son rivelati sottili in Borodin nei suoi tocchi aerei. Certo, l’esplosivo Dvoràk, popolarissimo, ha sfruttato appieno le risorse orchestrali ed il risultato si è visto. Dirigeva Donato Renzetti, gran classe dell’ex allievo del didatta  Ferrara, appassionato e misurato al punto giusto e deciso sostenitore – come ha detto al pubblico – di questa nuova compagine, che si è dimostrata capace, compatta, decisa e con un bel suono.

Mercoledì 13 il direttore Dario Lucantoni, con la partecipazione di Simona Marchini come voce recitante, eseguirà nell’Aula Magna della “Sapienza” musiche di Ravel, De  Falla e il celebre “Pierino e il lupo” di Prokofiev. Da non perdere.

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