E’ l’anno di Sibelius

150 anni fa nasceva in Finlandia il massimo autore della nazione, scomparso nel 1957. L’Accademia di Santa Cecilia in Roma lo ha festeggiato  con Il Concerto in re minore per violino e orchestra
Santa Cecilia

150 anni fa nasceva in Finlandia Jan Sibelius, il massimo autore della nazione, scomparso nel 1957. Giustamente l’Accademia di Santa Cecilia in Roma lo ha festeggiato  con Il Concerto in re minore per violino e orchestra, anno il 1897. Difficile, pericoloso anche per chi  ha la magia della tecnica nelle dita e nell’archetto. La giovane Lisa Batiashvili, avvolta i n un abito purpureo, star ormai del violino, l’ha eseguito senza paura, con una sicurezza disarmante e soprattutto con una passione travolgente unita al calore del suono, alla luce e alla precisione. Un fenomeno di eleganza e di equilibrio. Il concerto è bellissimo, vola,  si distende, scivola : è fondamentalmente una visione della natura e dell’anima che riassume il tardo Ottocento ed apre al primo novecento. Per riascoltarlo esiste l’incisione con la stessa Lisa e la Finnish Radio Symphony Orchestra del 2007.

Ma qui i l direttore era Antonio Pappano, che si è rivelato grande, in un rapporto si direbbe d’amore con l’orchestra che ha suonato divinamente. Lo si è notato nel brano d’apertura l’ Apprendista stregone di Paul Dukas – anche lui nato 150 anni fa – , famoso per  l’interpretazione di Topolino in Fantasia di Disney, ma qui, tolto dal film, si rivela delizioso, descrittivo,  fantasioso nel colore e nel ritmo. Va goduto pienamente.

L’orchestra e Pappano si son scatenati – fulgenti le trombe per potenza e sole nello squillo – nei Quadri di un’esposizione di Musorgskji orchestrati da Ravel, uno dei brani da concerto più popolari e belli. Era u n trionfo di colori,  di pause spiazzanti, di crescendo e diminuendo incalzanti, con Pappano incandescente sul podio e la gioia evidente degli strumentisti.

Risultato? Ovazioni del pubblico, che sempre succedono quando il feeling – ossia, in italiano più preciso, l’”unità” – fra orchestra e direttore è piena. Da ricordare.

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