E fu luce
La crisi sta favorendo la scelta di lampadine a basso consumo. Già fuori mercato quelle tradizionali da 100 watt.
Con la crisi che si aggrava i debiti delle famiglie aumentano e una delle conseguenze è che non si pagano più le bollette, come quelle della luce. Un fenomeno recente è la “migrazione energetica”: sono gli utenti medi che non pagano le ultime bollette arretrate e, cambiando gestore, si ricostruiscono una dignità di clienti virtuosi. La morosità è, infatti, in crescita e il 5 per cento degli italiani abbandona il proprio fornitore di energia elettrica.
Eppure la crisi può mettere in moto il meccanismo virtuoso del risparmio energetico con alcuni semplici accorgimenti: il più semplice è cambiare le lampadine, sostituendo quelle tradizionali con i nuovi modelli a basso consumo energetico. Del resto, entro il 2012, tutte le vecchie lampadine ad incandescenza dovranno essere sostituite con quelle ad alta efficienza energetica. Addio per sempre vecchia “cara”, in tutti i sensi, lampadina al tungsteno che da 130 anni illumini le nostre case!
Nel 2009, non so se ve ne eravate accorti, sono già state tolte dal mercato le lampadine da 100 watt e quelle smerigliate di ogni potenza. Per il settembre del 2012 questa tipologia di illuminazione sarà del tutto scomparsa. È un provvedimento giusto perché lo spreco di energia è enorme, oltre il 90 per cento di energia impiegata viene dispersa in calore e solo il 5 per cento viene convertita in luce. Durano poco, mille ore, e consumano molto. Se si tiene conto che una famiglia media di quattro persone consuma per l’illuminazione domestica circa 400 chilowattora, sostituendo le lampadine ad incandescenza tradizionali con le lampade fluorescenti compatte si risparmiano fino a 320 chilowattora in un anno, evitando l’emissione nell’atmosfera di circa 186 chilogrammi di anidride carbonica.
Non solo il cielo se ne rallegra, ma anche le nostre tasche. È vero che le lampadine fluorescenti sono ancora troppo care, ma il vantaggio comunque c’è: durano 10 mila ore (10 volte di più) e consumano 5-6 volte meno energia. Questo è il presente: nel futuro arriveranno i led, già usati per l’illuminazione pubblica, durano fino a 100 mila ore, consumi bassi ed altissima efficienza. L’importante, comunque, sarà vederci chiaro!