Due secoli di indipendenza
Lo spettacolo realizzato nella notte di sabato, nonostante la pioggia insistente, ha riunito un milione di persone, emozionate ed infervorate dalle note dell’inno nazionale cantato con le lacrime agli occhi. Uno spettacolo che consolava chi segue le alterne, e spesso polemiche, vicende della politica interna. Ma il momento forse più emozionante è stato quello della riapertura, lunedì 24, del teatro Colón, un vero gioiello la cui acustica perfetta lo colloca al secondo posto tra i teatri lirici del mondo. In questo tempio dell’arte si sono cimentati artisti come Strauss, Stravinskij, Honegger, De Falla, cantanti come Caruso, Gigli, Callas, Tebaldi, Del Monaco, Pavarotti, ballerini come Nijinski e Nureyev, direttori come Toscanini e Karajan. I 2500 posti di cui è capace sono stati colmati da un pubblico orgoglioso ed emozionato che ha spontaneamente intonato l’inno nazionale.