Due novità da Assisi e Loppiano

Insieme a raccogliere le sfide di questa stagione. Ecco una novità in mezzo alle gravi turbolenze della crisi e al disorientamento generale.

In perfetta contemporaneità si sono svolti nel fine settimana appena trascorso due appuntamenti che hanno visto per protagonista il laicato cattolico organizzato. Significative le due sedi: Assisi, permeata dall’antico e sempre fecondo carisma di Francesco; Loppiano, cittadella alle porte di Firenze sorta sull’impulso del “nuovo” carisma dell’unità di Chiara Lubich.

Sui temi sociali ed economici, sull’Europa e sull’ecumenismo, i principali movimenti ecclesiali e associazioni si sono ritrovati per un prezioso lavoro di approfondimento. Con la ricchezza delle peculiarità di ciascuno è stata compiuta una lettura corale delle vicende attuali per cogliere i segni dei tempi e progettare il cammino di credenti al servizio del Paese e del Continente. Programmi diversi ma contrassegnati da due costanti: la vitalità delle esperienze, la centralità della riflessione.

 

Ad Assisi, Retinopera – sorta nel 2001 e che raggruppa le 18 principali espressioni del laicato cattolico organizzato per un totale di oltre 5 milioni di persone – ha rilanciato, attorno al tema “Carità, verità, sviluppo integrale”, le novità dell’enciclica Caritas in Veritate.

Ad aprire il seminario di studio, il saluto di mons. Crociata, segretario della Cei. «Il vostro convenire – ha esordito – è il segno di una stagione, quella del ritrovare legami e connessioni nel vasto e complesso “mondo cattolico”, che è stata provvidenziale nel recente passato e che siamo chiamati a consolidare e sviluppare in modo sempre più adeguato». Egli è infatti consapevole che «in questo modo potremo dare un contributo importante e atteso per il bene comune», precisando che «la mia presenza intende manifestare incoraggiamento al vostro lavoro». Lavori poi avviati, condotti e conclusi da credenti laici in un clima di stima reciproca ed efficace comunione, tipica dell’avventura di Retinopera.

 

A Loppiano, invece, una sessantina di movimenti e nuove comunità si sono ritrovati per il primo appuntamento italiano di “Insieme per l’Europa” (vedi gli articoli qui sotto), che nel 2004 e nel 2007 a Stoccarda aveva avuto due momenti di alto livello, riunendo su iniziativa del laicato cristiano del continente uomini e donne, persone di Chiesa e politici per «ridare un’anima all’Europa». Tutto ciò partendo da una felice intuizione di Chiara Lubich: dimostrare, attraverso la profonda unità tra espressioni ecclesiali di diverse Chiese, la possibilità per la stessa Europa di ritrovare una coesione e uno slancio propulsivo a servizio del mondo intero. “Insieme per l’Europa” come Retinopera hanno dimostrato che in questi anni di lavoro comune la comprensione reciproca e la cooperazione sono andate crescendo, creando veri e propri “luoghi di speranza”. E anche “reti di speranza”.

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