Due film per Natale
Il primo è Ferdinand, un cartone di Carlos Saldanha. Narra la storia del toro Ferdinand il quale, al contrario dei coetanei, non ha nessuna voglia di trionfare all’arena, dopo aver visto la fine di suo padre. Così scappa in campagna dove viene protetto da Nina, una bambina che gli vuol bene.
Ferdinand è pacifista, ama la natura, le letture. Ma, grande e grosso com’è, viene scambiato per un toro feroce e costretto a scendere alla Plaza de Toros. Riusciranno i suoi amici a salvarlo? Il film è sorridente, gustoso, lancia un messaggio di pace e di fraternità. Per questo motivo, il libro da cui è tratto, scritto nel 1936 da Munro Leaf, e amato da gente come Thomas Mannn e Gandhi, all’epoca fu condannato dalla Spagna franchista e bruciato nella Germania nazista. Nel clima conflittuale attuale, il film fa perciò un gran bene, perchè senza essere dolciastro, anzi con naturale semplicità e divertimento, lascia il suo invito alla non-violenza e all’amicizia.
Volete sapere come è nata la festa di Natale? Chiedetelo a Charles Dickens e al suo libro Canto di Natale. Il film diretto con professionalità da Bharat Nalluri, racconta dello scrittore trentunenne, reduce da insuccessi e in crisi di ispirazione, nonchè preda di dubbi e di difficoltà. Finanziarie, prima di tutto, perchè ha casa, famiglia numerosa, dei genitori fantasiosi sulle sue spalle. Di più, il passato gli ritorna spesso in mente, l’infanzia di piccolo lavoratore sfruttato, il padre in carcere per debiti.
Il film mescola abilmente spunti autobiografici alla fase di composizione del Canto di Natale, dominato, come è noto, dalla figura del tirchio e disumano Scrooge. La parte più interessante è quella dei vari personaggi del libro che prendono corpo e anima, e partecipano attivamente alla fase creativa dello scrittore giorno e notte. Se Scrooge dovrà pur convertirsi alla generosità, il primo però a farlo dovrà essere lui, lo scrittore, nei confronti del padre. Così vita reale e vita poetica si intrecciano con qualche tocco thriller e sociale, e spunti da romanzo familiare. Il protagonista Dan Stevens è perfetto e ancor più il vecchio Christopher Plummer che dà corpo e faccia all’avaro Scrooge, da cui deriva – guardate un po’- il Paperone disneyano. Buon divertimento.