Dream, curare l’Aids in Africa

È possibile ed efficace praticare ai malati di Aids nei paesi del Terzo mondo la terapia antiretrovirale, quella stessa che si pratica con i più rigorosi standard scientifici? La Comunità di Sant’Egidio lo sta facendo con successo, e ha portato al Croi (Conference on Retroviruses and opportunistics infection) i risultati di una campagna senza precedenti di lotta globale all’infezione da Hiv che da alcuni anni sta conducendo in Mozambico. Il meeting del Croi è considerato uno dei maggiori appuntamenti scientifici mondiali, per alcuni il più importante, per quanto si sta facendo nel mondo contro l’Aids. Una delegazione di Sant’Egidio, formata dal prof. Leonardo Palombi e dai medici e ricercatori Gianni Guidotti e Giuseppe Liotta, ha presentato al convegno mondiale che si è svolto a San Francisco dall’8 all’11 febbraio scorso i risultati del Programma Dream (Drug resource enhacement against Aids and malnunitrition): un sogno dunque, come significa la sigla, che in due anni è diventato la seconda esperienza nell’Africa subsahariana per numero di persone in assistenza e terapia, e la prima per percentuali di successo nell’interrompere la trasmissione del virus da madre sieropositiva a bambino, di aderenza alla terapia nel tempo e sopravvivenza anche in casi di Aids conclamato. Alla conferenza Croi, cui partecipano circa 3 mila scienziati, ricercatori e operatori di tutto il mondo, sono state accettate, dall’Europa non di lingua inglese, solo tre relazioni (due dall’Italia: Dream di Sant’Egidio e una del San Raffaele, con un intervento non relativo all’Africa) e uno dalla Francia. Dopo essere stato messo a punto con efficacia in Mozambico, Dream si sta estendendo anche in Angola, Tanzania, Guinea Bissau, Malawi, Sudafrica. Inoltre, l’Università dell’Aquila ha assegnato a San’Egidio per questo programma sanitario un importante riconoscimento scientifico. Un riconoscimento forte per chi non ha esitato a tentare la strada più difficile, complice la voglia di cambiare e di scegliere ancora una volta l’uomo.

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