Dove la fraternità è di casa
Si tiene a Loppiano, il 12 dicembre, il convegno "Fraternità: una proposta possibile", promosso dall'associazione "Città per la fraternità". Un momento di incontro e confronto, che si chiuderà con l'assegnazione del primo "Premio Chiara Lubich per la fraternità".
«La politica è l’amore degli amori, che raccoglie nell’unità di un disegno comune la ricchezza delle persone e dei gruppi, consentendo a ciascuno di realizzare liberamente la propria vocazione. Ma fa pure in modo che collaborino tra loro, facendo incontrare i bisogni con le risorse, le domande con le risposte, infondendo in tutti la fiducia gli uni per gli altri. La politica si può paragonare allo stelo di un fiore, che sostiene e alimenta il rinnovato sbocciare dei petali della comunità». Così si rivolgeva Chiara Lubich nel 2001 ai sindaci riuniti ad Innsbruck, per un incontro europeo.
Queste parole hanno ispirato Pasquale Boccia, sindaco di Rocca di Papa – cittadina in provincia di Roma dove Chiara ha vissuto a lungo – nel lanciare lo scorso dicembre l’Associazione “Città per la fraternità”: un’esperienza di dialogo, confronto e progettazione condivisa tra comuni che sentono di promuovere il tema della fraternità declinandola in azioni concrete per le comunità, sotto il profilo delle politiche per l’immigrazione, l’integrazione, l’ambiente, la legalità e l’occupazione. Nel suo primo anno di vita l’associazione ha raccolto l’adesione di sessanta città italiane di ogni dimensione e schieramento politico, a testimonianza che la fraternità è valida ed attuale non solo come valore, ma anche come categoria politica.
Il 12 dicembre si tiene a Loppiano (Incisa Val d’Arno, Firenze) la prima giornata di studio ed approfondimento sul tema “Fraternità: una proposta possibile”, incentrata soprattutto sulle testimonianze lasciate da don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi, Igino Giordani, Giorgio La Pira e Domenico Mangano. Non mancheranno poi gli interventi di docenti universitari di teoria e storia politica, quali Alberto Lo Presti dell’Istituto Sophia di Loppiano e Rocco Pezzimenti della Lumsa di Roma.
Al termine dell’incontro verrà consegnato il primo “Premio Chiara Lubich per la fraternità”, assegnato al comune di Ascoli Piceno per i progetti messi in atto dall’associazione “Amo la mia città”. Tre menzioni d’onore saranno consegnate ai comuni di San Severo di Puglia (Foggia), Ercolano (Napoli), e della zona fiorentina di sudest – di cui fa parte Incisa Val d’Arno – per il progetto pilota “Società della salute” che dal 2004 opera nella gestione e programmazione delle politiche socio – sanitarie del territorio.
Aperto a sindaci ed amministratori di enti locali di Provincie e Regioni, l’appuntamento offre uno spazio di confronto sulla città vista come laboratorio permanente di esperienze positive da mettere in rete, e punto di raccordo per la realizzazione di progetti in sostegno della pace, dei diritti umani e della giustizia sociale.
Informazioni sul sito della cittadella di Loppiano.