DOPO LA SEMIOSFERA. Un saggio di Laura Gherlone sulla semiotica dialogica della cultura di J.M. Lotman
Se l’urgenza del nostro tempo è “ripensare il pensiero”, l’eredità intellettuale di Jurij M. Lotman, il fondatore e lo studioso di maggiore spicco della “scuola semiotica di Mosca-Tartu”, risulta oggi senz’altro preziosa. Il saggio pubblicato da Laura Gherlone, frutto di un rigoroso e appassionato lavoro di ricerca sul campo, si occupa – scrive l’Autrice – de «l’ultimo cambio di pelle che Lotman elaborò dalla seconda metà degli anni Ottanta fino al 1993, proponendo una scienza della cultura sempre più aperta e interdisciplinare. Si tratta di fissare l’attenzione, attraverso una convergenza di adeguati approcci, su quella che Lotman stesso, a partire dal 1984, definisce col termine di “semiosfera”». Non si può che rallegrarsi del fatto che a vent’anni dalla sua morte ci venga offerto un lavoro che presenta le chiavi fondamentali per valorizzare il contributo di Lotman non solo alla semiotica della cultura, ma a una reimpaginazione complessiva delle scienze dell’uomo nel loro insieme.