Dopo il letargo

Articolo

«Dopo quasi 40 anni di matrimonio conosciamo anche troppo bene i nostri limiti e i nostri punti deboli. Dopo tanto impegno per i figli e il lavoro, come coppia ci sentiamo un po’ in letargo e avremmo bisogno di una scossa per risvegliarci. C’è qualche speranza?».

Luciano e Paola – Trento

 

Da poco in Italia è arrivata la neve, le giornate si stanno accorciando ogni giorno di più, la nebbia avvolge persino le strade di Roma… Già sentiamo nostalgia della primavera, stagione di luce, colori, vita che rinasce, uscendo dai ripari invernali. Sarà così anche per la vita di famiglia? Possiamo parlare di stagioni dell’amore, di fasi delle relazioni familiari?

I quarant’anni di matrimonio dei nostri lettori sono una bella tappa; chissà quante situazioni, liete e dolorose li hanno accompagnati: svolte nella vita lavorativa, imprevisti di salute, tempi della famiglia da riorganizzare con la crescita dei figli…

Tanta strada percorsa insieme, ma forse il dialogo nella loro coppia non sempre ha goduto di tempo sufficiente, rifugiandosi piuttosto nei pochi spazi lasciati vuoti dalle varie occupazioni quotidiane. Ecco allora emergere l’esigenza di una scossa, che già contiene in sé il seme di una nuova unità di coppia, capace di germogliare e portare nuova vita, arricchita dal bagaglio di esperienza e maturità raccolto nelle tappe precedenti.

Certamente gioverà un nuovo impegno nel dialogo, la ricerca di momenti di riposo insieme, il rinnovato confronto sulle piccole e grandi scelte quotidiane, a volte date per scontate.

D’altra parte, viviamo in un contesto culturale sensibile alla comunicazione, alla valorizzazione di esperienze diverse; per questo alcune coppie più libere dagli impegni di lavoro e di cura di figli piccoli scoprono il valore di aderire insieme ad iniziative di solidarietà; per questo in Italia, e non solo, si sta sviluppando una nuova modalità di crescita condivisa tra le famiglie, ad esempio attraverso gruppi di famiglie attivi in molte parrocchie e movimenti; una sorta di formazione permanente che coinvolge ogni singolo partecipante ed ogni coppia, con ricadute positive sull’intero tessuto sociale.

Mi ha molto colpito la confidenza di una coppia di amici, anche loro non proprio sposi novelli, al termine di uno di questi momenti di incontro con altre famiglie: «Il viaggio di ritorno è stato speciale: ci siamo scambiati piccoli gesti di attenzione, impressioni e propositi. Lo scambio di esperienze nel gruppo è stato un dono reciproco e ci ha fatto mettere a fuoco i vari passaggi del nostro rapporto, che abbiamo riscoperto come un ricamo, un intreccio d’amore tra noi. Le altre famiglie sono state come uno specchio in cui rivedere anche la nostra vita; grazie a loro abbiamo capito che la risposta alle difficoltà nella nostra coppia si trova prima di tutto nel ricominciare ad ascoltarci tra noi».

spaziofamiglia@cittanuova.it

 

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons