Dopo Berlino ora in sala

Tra i film in uscita in questo primo venerdì di marzo, l'imperdibile "Cesare deve morire", dei fratelli Taviani, vincitore dell'Orso d'oro
Cesare deve morire - locandina film

Il dopo Berlino vede l’affollamento delle uscite in sala. Per tutti i gusti. La parte del leone ovviamente spetta a Cesare deve morire, dei fratelli Taviani, giustamente premiato con l’Orso d’oro e assolutamente da non perdere. Rigore stilistico, redenzione attraverso l’arte, dimensione morale, forte, assicurano un lavoro di rara qualità nel panorama italiano. A volte i vecchi sono più giovani dei giovani e questo film lo dimostra.

Carlo Verdone ritorna alla grande con Posti in piedi in paradiso, commedia su un’Italietta sconquassata dove nessuno sa più cosa e come vivere. Si ride e si mastica amaro, anche se non è forse il miglior Verdone. Per i fan del cinema cosiddetto autoriale esce Gli sfiorati dal romanzo di Sandro Veronesi diretto da Matteo Rovere, con Andrea Bosca, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Asia Argento, Claudio Santamaria, e altri. Ossia, giovani nomi noti per un film forse troppo pensato…
 
Si può piangere invece – le anime più sensibili – di fronte alla sfortuna del giovane Joseph Gordon-Levitt che si ammala di tumore spinale. 50/50 è il titolo del film diretto da Jonathan Levine, che appunto racconta del ragazzo che, abbandonato dalla civettuola fidanzata, cerca sollievo con una psichiatra (Anna Kendrick) e si sfoga con un amico. Finale cinquanta/cinquanta per un racconto piacevole, forse un poco melenso a tratti, ma che qualche lacrimuccia la può far venire. O comunque della sospensione, perché, ahinoi, di tumore oggi si muore…
 
E si muore di paura nel thriller orrorifico – un genere che sta ritornando alla grande – The woman in black, diretto con cura maniacale – la fotografia è suggestiva, la musica di classe e le atmosfere quelle giuste per far saltare sulla sedia – da James Watkins. Protagonista l’ex Harry Potter, ora cresciuto, Daniel Radcliffe, nei panni di un giovane padre vedovo con bimbo che deve recarsi in un piccolo paese inglese infestato dai fantasmi… Ci si ferma qui, per non togliere allo spettatore la curiosità – o il piacere, dipende dal punto di vista – di entrare in un film gotico, dove il senso della morte, del brivido e della vendetta senza fine incombono, come i cieli lividi e le facce spiacevoli della gente del villaggio. Buon divertimento!
 
 

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