Donne e vincenti
La Fondazione Cannavò celebra i 150 dell’unità d’Italia con una mostra dedicata alle imprese sportive delle nostre campionesse
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Non c’è solo Federica Pellegrini nell’olimpo delle donne che hanno dato lustro all’Italia dello sport. Le imprese della nuotatrice che ai mondiali in corso a Shanghai ha vinto l’oro nei 200 e nei 400 stile libero, sono solo le ultime di una lunga serie di successi che da Ondina Valla, primo oro olimpico femminile a Berlino negli 80 ostacoli, passando per Sara Simeoni, due volte primatista del mondo del salto in alto e Novella Calligaris, la prima campionessa dell’Italia del nuoto, arrivano più di recente a Manuela Di Centa, Stefania Belmondo e Deborah Compagnoni, campionesse dello sci, all’intramontabile canoista Josefa Idem, a Fiona May, saltatrice in lungo.
Una varietà di vittorie conquistate nelle diverse discipline, come nella scherma con Giovanna Trillini e Valentina Vezzali, nella vela con Alessandra Sensini, nel tennis con la “leonessa”, Francesca Schiavone, dal trampolino con Tania Cagnotto e in vasca, appunto, con la Pellegrini.
A queste e ad altre campionesse di ogni disciplina sportiva è dedicata la mostra “Donna è sport”, organizzata dalla Fondazione Candido Cannavò con la Gazzetta dello sport, allestita dal 10 giugno al 25 settembre al Museo del Risorgimento di Milano, con ingresso gratuito: una storia dell’Italia sportiva femminile nei 150 anni dell’unità del Paese.