Don Moreno Cattelan: ecco come portiamo i rifugiati al sicuro
Per parlare di quest’intervista, partiamo dalle parole conclusive di don Moreno Cattelan, missionario della Piccola opera della Divina Provvidenza di Don Orione, della Chiesa greco cattolica dell’Ucraina: “Ucraina, resisti! Il terzo giorno risorgerai. Pregate tanto, ma tanto”.
Il dolore degli ucraini, don Moreno lo conosce bene: da quando è cominciata la guerra scatenata dal presidente russo Putin sta accogliendo a Leopoli i rifugiati che chiedono aiuto dalle zone in guerra. Insieme ai suoi confratelli li accoglie e li accompagna nei Paesi vicini: Romania, Ungheria, Polonia.
Don Moreno ci racconta della disperazione di chi è costretto ad abbandonare tutto, della paura di chi aspetta sotto le bombe nei bunker: dei semplici scantinati, dove la morte può arrivare da un momento all’altro. Don Moreno racconta anche degli anziani, che restano nel Paese perché malati e impossibilitati a scappare. E ci parla dei disabili, dei bambini ciechi, che insieme agli altri missionari cura ogni giorno e che sono riusciti a portare in salvo. Le sue parole di speranza sono un balsamo per tante anime ferite dalla guerra e dall’odio senza senso.