Doc, storia di un medico

Oltre 7 milioni di telespettaori per la prima puntata di Doc-Nelle tue mani con Luca Argentero. La storia si ispira alla vera storia di Pierdante Piccioni, medico che ha vissuto lo stesso trauma di Andrea Fanti, primario di medicina interna della fiction.    

In tempi di coronavirus Raiuno manda in onda la fiction Doc-Nelle tue mani, ispirata ad una storia vera e diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco.  Tutto si svolge – per la prima puntata in due episodi –in un grande ospedale milanese. Il primario internista Andrea Fanti è brillante, sicuro, uno che salva vite umane con grande professionalità. Nei rapporti umani è freddo e distante, temuto dagli allievi, in casa invece ama la moglie ed è un giocherellone con i due bambini. Figure come questa non sono lontane dalla realtà e Luca Argentero che la interpreta si cala benissimo, con lo stile da piemontese che lo caratterizza, nei panni del primario. Ma un colpo di scena  gli cambia al vita. Il padre di un paziente morto lo aggredisce e lo ferisce alla testa con una pistolettata. Andrea sopravvive, ma perde la memoria degli ultimi dodici anni di vita. Quando non era primario, mentre ora è separato dalla  moglie, il figlio è morto, la figlia è una adolescente.  Durissimo il confronto con  realtà. Un medico (il sempre bravo Giovanni Scifoni) lo aiuta, mentre Giulia (Matilde Gioli) un altro medico gli sta vicino.

L’attualità della fiction, girata molto bene senza alcuna retorica, è evidente. Anche i medici sbagliano, anche i primari intelligenti rischiano la morte e la malattia, e conoscono così meglio il dolore dei pazienti, anzi diventano più umani. Come capita al nostro Doc. E cominciano a capire come abbiamo tutti bisogno degli altri, in un racconto corale, ma non troppo, dove le singole personalità vengono in luce in quel mondo del tutto speciale che è un ospedale. Le altre puntate ogni giovedì fino a metà aprile.

 

 

 

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