Dio è esagerato

L’uomo, creato da lui per amore, gli ha girato le spalle. E lui? Lo rincorre ripetendo continuamente che gli vuole bene
Padre

Lasciate che glielo dica: «Tu sei esagerato! E imprevedibile». Se uno si mette a pensare un po’, non riesce a venirne a capo. Proviamo. L’uomo, creato da lui per amore, gli ha girato le spalle. E lui? Lo rincorre ripetendo continuamente che gli vuole bene.
 
Non esige che l’uomo tenti di salire fino ai suoi piedi per umiliarsi nel suo peccato, ma scende dalle sue celesti dimore e si fa uno di noi, povero, lavoratore, anonimo. Ha tre anni di notorietà, non però nel palazzo del re o nel tempio, ma tra gli emarginati, i disonesti, le prostitute. In certi momenti vorrebbero farlo re per acclamazione, ma fugge.
 
E come finisce? Qui è il colmo dell’esagerazione – o dell’assurdo. Condannato come un criminale, fallito, insultato. La morte più umiliante e dolorosa. I dolori, appunto. Una decapitazione non fa molto male ed è rapida. No, lui ha voluto provare tutti i dolori fisici e morali. Non c’era angolo del suo corpo e della sua anima che non fosse ferito. Solo e abbandonato da quelli che aveva beneficato, dagli amici.
 
E dal Padre. Anche il Padre gli ha girato le spalle? «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». È la domanda più terribile che mai sia stata lanciata. L’esagerazione della tenebra. Ma ci volevano queste esagerazioni per abbracciare tutto il negativo (esagerato) dell’umanità e redimerlo. Quanto più l’uomo esagera nel male, tanto più Dio esagera nell’amore, perché non accetta di essere vinto.

Perché è questione di amore: esagerato e imprevedibile.
 
 
 

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