Dio Amore: riflessioni sulla prospettiva di pensiero di Chiara Lubich
Nelle attuali società sviluppate il progresso tecnologico non sembra essere accompagnato da un proporzionale sviluppo sociale ed etico, che sappia indirizzare il progresso verso la piena espressione del valore umano. Il carisma dell’unità di Chiara Lubich sembra poter offrire alcune importanti indicazioni per colmare tale sproporzione. La scoperta dell’amore di Dio genera una nuova visione della realtà: si coglie, in essa, tutto ciò che manifesta la presenza di Dio e che a Lui tende. Si scopre
cioè l’esistenza di un “disegno d’amore” da parte di Dio, al quale l’uomo è chiamato a collaborare liberamente. L’amore reciproco nell’agape emerge allora come il “metodo” capace di concorrere alla realizzazione di un tale disegno. In linea con la dottrina sociale della Chiesa, questa prospettiva sviluppa linee di pensiero e di azione sociale, fondate sull’amore, esperito e ridonato.
cioè l’esistenza di un “disegno d’amore” da parte di Dio, al quale l’uomo è chiamato a collaborare liberamente. L’amore reciproco nell’agape emerge allora come il “metodo” capace di concorrere alla realizzazione di un tale disegno. In linea con la dottrina sociale della Chiesa, questa prospettiva sviluppa linee di pensiero e di azione sociale, fondate sull’amore, esperito e ridonato.
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