Difendersi dagli aumenti
Consigli per fronteggiare l’incremento dell’inflazione e delle tasse.
L’Iva sale al 21 per cento, l’inflazione al 3,1, il livello più alto degli ultimi tre anni. Gli aumenti maggiori su base annua riguardano i trasporti (più 6,7 per cento): il gasolio per auto in un anno è cresciuto del 19,2 per cento. Le spese alimentari rincarano del 2,3 e l’incremento è anche legato al prezzo dei carburanti perché gran parte del trasporto avviene su gomma.
Molti aumenti, comunque, sembrano fuori luogo e dovuti a un effetto speculativo creatosi sull’annuncio della maggiorazione dell’Iva. Lo stesso pneumatico che dal gommista sotto casa ieri costava 80 euro, oggi ne costa 90. È vero che si aggiungono più di tre euro di tassa ambientale, ma l’aumento è di molto superiore al rincaro dell’Iva dell’un per cento.
Come difendersi? Per i carburanti consultare il sito prezzibenzina.it, che indica il distributore più vicino e conveniente. In genere, sono le pompe bianche o, come nel mio caso, un distributore Carrefour abbastanza più conveniente delle “sette sorelle”.
Gli aumenti delle spese scolastiche sono consueti con il nuovo anno, ma la scuola dell’obbligo gratuita, anche primaria, non esiste più. Per i miei due figli spendo quattromila euro l’anno (vedi blog “In stile sobrio”). Le forme di risparmio nascono dalla libera cooperazione tra le famiglie. Le feste dei bambini con date di compleanno ravvicinate si accorpano, si comprano i materiali scolastici, come colla, penne, colori, quaderni, in grande quantità, all’ingrosso a prezzi di costo, e si distribuiscono tra le famiglie.
Si scambiano vestiti usati per bambini ancora in ottimo stato utilizzabili per i figli minori. Per la scuola l’Adiconsum (vedi ancora il blog “In stile sobrio”) consiglia, per l’acquisto dei libri di testo, di rivolgersi se possibile al mercato dell’usato (fuori dalle scuole, nei mercatini, nelle librerie con spazio dedicato). Per l’acquisto dei libri di testo nuovi rivolgersi alla grande distribuzione, come pure per il corredo scolastico, evitando prodotti griffati. Fare leva sugli insegnanti e sui genitori per contenere le spese per i materiali da consumo, i testi aggiuntivi e gli insegnamenti facoltativi, nonché sui contributi volontari richiesti dalle scuole per sapone, carta igienica, rotoli di carta assorbente da cucina, materiali vari, risme di carta come se fossero obbligatori.
Per ogni tipo di spesa si può ricordare che l’aumento dell’Iva al 21 per cento incide di più, in valore assoluto, sui prodotti con prezzo più elevato. Limitarne l’acquisto per una vita più sobria.