Dietrofront del Governo sugli invalidi

Cadono le ipotesi sulla restrizione dell'indennità di accompagnamento e i tagli previsti dalla finanziaria. Si attende il voto del Parlamento
Disabili

Come un gol segnato nei tempi di recupero. Così  è arrivata, nella mattina del 7 luglio in piazza Montecitorio, la notizia della vittoria della campagna « Giù le mani dagli invalidi!». La decisione del Governo di abrogare il nuovo limite per l’assegno agli invalidi parziali (che resta al 74 per cento) e tutte le ipotesi di restrizione dell’indennità di accompagnamento è stato salutata con sollievo. Le misure di riduzione della spesa pubblica, previste nella finanziaria, andavano a colpire duramente proprio le persone con disabilità e visto che giovedì 8 luglio comincia la maratona parlamentare di approvazione della manovra con voto di fiducia che obbliga a tempi stretti senza eccezioni, questo dietrofront repentino è molto significativo.

 

Il clima di festa per la soluzione era percepibile nella fierezza dei primi partecipanti alla manifestazione con una selva di sigle di realtà associative che hanno raccolto l’invito della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e della Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili).  Magliette e scritte variopinte indossate a ridosso della roulotte di altri manifestanti che, ormai, in quella piazza stazionano da tempo: i lavoratori in sciopero della fame a staffetta per il caso Eutelia, l’azienda di Arezzo che per una riorganizzazione aziendali ha lasciato a casa ben due mila lavoratori.

 

L’occupazione dello spazio davanti a Montecitorio ha creato problemi ad un altro corteo che voleva arrivare davanti al palazzo simbolo della democrazia parlamentare per rivendicare le ragioni degli abitanti de L’Aquila che, dal primo luglio, devono di nuovo pagare le tasse sospese per il terremoto.Tanti volti e storie di un Paese in ricerca di una giustizia difficile da realizzare. 

 

Anche il commento di Pietro Barbieri, presidente della Fish, risente di questa consapevolezza: «Questa è una vittoria che è costata molto in termini di impegno, di risorse e di energie che avremmo preferito dedicare ad azioni propositive anziché di difesa. Rimane una fortissima preoccupazione per i tagli alle politiche sociali delle Regioni». Una questione che rimane aperta e con spazi di mediazione molto esigui.

 

Il risultato del ritiro delle misure penalizzanti per gli invalidi rappresenta una vittoria del buonsenso che non dovrebbe vedere perdenti. Senza rientrare nel cono d’ombra per lo scampato pericolo, potrebbe, invece, rivelarsi l’occasione per rivedere tanti di quegli impegni che rimangono ancora da attuare per una giusta integrazione e valorizzazione di coloro che hanno saputo esprimere una così grande e dignitosa espressione di cittadinanza.  

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