Diario di una schiappa. La dura verità
Fenomeno schiappa, dunque: un riconoscimento mondiale a tutti coloro – bambini, ma anche giovani e adulti – che non riescono ad eccellere, o semplicemente non ne hanno troppa voglia. Che non si danno troppo da fare per essere i primi della classe, i primi nello sport, i primi nella musica, i più bravi nella danza. Che non amano immedesimarsi nel modello del tipo o della tipa vincente, sempre più informato degli altri, sempre attivo, sempre perfetto. Ma che preferiscono la quiete della mediocrità.
Nella nostra Italia quanto mai in transizione, che ammicca a modelli competitivi tipo americano, e che vorrebbe lasciarsi alle spalle la sicurezza dello stato sociale, tante persone si trovano in grande disagio: non sono portate alla competizione, si sentono fragili, cariche di paure. Un po’ come Greg, una schiappa che non si vergogna di essere tale. E che così sa diventare simpatico.
La sua tenera debolezza diventa la sua forza. E dalle vicende della sua vita così normale, quasi in sottotono, pare trasparire un po’ della saggezza d’un proverbio africano: «Se vuoi essere primo corri veloce, se vuoi andare lontano corri insieme agli altri».