Diario dalla Siria /55

Riportiamo la testimonianza di amici di Città Nuova a Damasco che vivono la tragedia quotidiana di una guerra insensata e crudele: qui gli 84 bambini morti davanti alla scuola hanno una mamma e un papà, un fratello, dei parenti. Ma l'uomo lo ricorda ancora o ha dimenticato di essere uomo?
Siria

«Scusate se da tempo non vi scrivo, ieri sono stata al funerale di due giovani fratelli (sono gli zii di una ragazza che conosco) uno di 35 anni e l’altro di 37, che sono stati rapiti un mese fa. Sono andati per proteggere la loro città dai “ribelli antigovernativi”, e per un mese non si è avuta più nessuna notizia.

L’altro giorno li hanno trovati morti, sfigurati e con le teste tagliate! Che tragedia, che dolore! Uno di loro è sposato e ha due figlie e la moglie incinta e deve partorire questo mese. Davanti a questo dolore, non ci sono parole, c’era una tristezza che spacca il cuore e mi dico: "Fino a quando, mio Dio, fino a quando questa guerra, basta!”. Salutando la famiglia, sentivo di dargli l’abbraccio di tutta la Chiesa e di tutti voi che pregate e offrite per la pace.

Queste due settimane sono state piene di momenti dolorosi. Tutti avete saputo della tragedia del 1 ottobre con più di 84 bambini morti e centinaia di bambini feriti. È l’assurdità che tocca l’umanità quando l’uomo dimentica di essere uomo, quando la violenza acceca completamente!

Questa tragedia è avvenuta in una città al nord, Homs: una macchina carica di esplosivo è saltata vicino all'ingresso di una scuola di bambini. Ha fatto parecchi danni ma la violenza non è finita lì, quando tutti i bambini e gli insegnanti si sono radunati vicino all'altra porta dell’altro lato per scappare, un uomo è andato in mezzo a loro e si è fatto esplodere!! Davanti a questa violenza non ci sono parole!! L’uomo non è più uomo! Questa esplosione ha fatto morire fino ad ora 84 bambini innocenti e centinaia di feriti gravi, la situazione dei bambini è indescrivibile, sono diventati “pezzi”

Nell’anima c'è un grande dolore, mi sono ricordata dei bambini di Betlemme che sono stati uccisi, e mi chiedo: fino a quando? Perché i bambini, che colpa hanno? Ma nello stesso tempo ti viene di pregare di più, di diffondere il bene, di volerci bene fra noi in modo piu radicale. Non è facile davanti a questo dolore pensando a tutte le mamme che hanno perso i loro figli o li vedono in queste situazioni senza potere fare niente.

Vorrei gridare, ma voglio che gridiate con me: basta violenza, perché il mondo tace, non possiamo fare qualcosa? Sappiamo bene che questa guerra ha interessi da tante parti del mondo, interessi economici, vendita di armi ecc. Basta guerra! Vogliamo vivere in pace!

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