Democrazia e media: al via una consultazione pubblica nell’Ue
La libertà dei media e la pluralità delle espressioni nel mondo dell’informazione e nella società nel suo complesso sono condizioni irrinunciabili per garantire il buon funzionamento di un sistema democratico avanzato. Inoltre, la libertà e il pluralismo dei mezzi di comunicazione sono sanciti dall'articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e sono al centro dei valori democratici su cui si fonda l'Ue.
La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica (per partecipare clicca qui) proprio sui diritti fondamentali, il pluralismo nei media e la democrazia. Una consultazione pubblica è uno strumento che la Commissione europea usa spesso per raccogliere opinioni sui temi più disparati e accendere l’interesse della società civile e/o di particolari attori su certi temi. Lo scopo di questa consultazione pubblica è quello di raccogliere il maggior numero possibile di opinioni così da riempire di contenuti interessanti il secondo Colloquio annuale sui diritti fondamentali, che si terrà il 17 e 18 novembre 2016.
Il Colloquio annuale sui diritti fondamentali esplorerà i molteplici legami tra uno spazio libero e pluralista in un moderno sistema democratico. La consultazione pubblica è aperta a tutti coloro che desiderano esprimere la propria opinione sull’argomento, ma è particolamente importante che vi partecipino quanti si occupano, nelle forme più varie, della libertà dei media e del pluralismo nell’informazione.
Nello specifico, sono indubbiamente interessate le organizzazioni internazionali, gli Stati membri e i loro differenti ministeri, le agenzie, la società civile (associaizoni, chiese, ecc.), le imprese e i rappresentanti dei media, tra cui editori, giornalisti, giudici, pubblici ministeri, difensori civici, accademici, ecc. La consultazione pubblica sarà aperta fino al 14 luglio 2016 e sarà possibile scrivere in ciascuna delle lingue dei Paesi membri, dando però preferenza all’uso della lingua inglese per facilitare lo scambio di informazioni.
Non è necessario rispondere a tutte le domande poste nel questionario, ma senz’altro bisogna essere concisi e, inoltre, è possibile includere dei link a siti web per i contenuti online rilevanti, in particolare per eventuali esempi di buone pratiche che si desidera condividere. Le quaranta domande poste hanno lo scopo di favorire un dibattito aperto sul pluralismo dei media e la democrazia all'interno del constesto europeo. Il questionario si articola in diverse sezioni: libertà dei media e pluralismo, giornalisti e nuovi attori nei media, incitamento all'odio online, ruolo di media liberi e pluralisti in una società democratica. Tutti i contributi verranno pubblicati in un’apposita sezione del sito web della Commissione europea e della sua Direzione generale Giustizia e diritti fondamentali, consultabile al’indirizzo: http://ec.europa.eu/justice/newsroom/fundamental-rights/opinion/160519_en.htm.