Prima del “rompete le righe”
Quando si profilano all’orizzonte nuovi e importanti appuntamenti elettorali, la politica rischia di scadere e degenerare in un individualismo spinto che è l’esatto contrario di una cultura inclusiva e fraterna che guarda all’interesse generale e al bene comune del Paese. Ma non sarà l’approssimarsi delle nuove elezioni politiche ad impedirci di continuare a coltivare sogni di buona politica, pur sempre possibile. Prima del “rompete le righe”, non manca certo per governo e Parlamento l’agenda del lavoro da portare a compimento con le sue priorità. Il premier Gentiloni avrà il suo bel da fare per costruire le ultime leggi di stabilità e di bilancio per il 2018 prima che si arrivi alle elezioni, mettendo questi testi al riparo dai consueti assalti alla diligenza (notoriamente “vivaci” nei periodi di campagna elettorale), mantenendo nel contempo gli obiettivi di sostegno della crescita e il percorso di consolidamento fiscale, e contemperando interventi espansivi per lo sviluppo con misure di contenimento. Il governo avrà ancora di che adoperarsi per garantire gli impegni assunti in materia di lotta alla povertà, lavoro e occupazione, politiche familiari, interventi di ricostruzione nelle zone terremotate. Senza dimenticare di tenere alta la soglia dell’attenzione alla lotta alla corruzione, vera priorità, per riaffermare la legalità nel settore pubblico e privato e garantire la trasparenza della Pubblica amministrazione. Il Parlamento, dal canto suo, non può certo starsene con le braccia incrociate attendendo il suono della campanella per il “tutti a casa” (vitalizi maturati o meno che siano). C’è, in primo luogo, una legge elettorale da approvare, il più possibile ampiamente condivisa. E c’è una molteplicità di materie, specie inerenti temi sensibili che stanno particolarmente a cuore ad ampi strati della società civile e anche a questa rivista, che attendono una definizione e una regolamentazione in ambito legislativo. Dalla legge sul testamento biologico a quella sullo Ius soli; dall’impegno sul tema della produzione e del commercio di armi – a partire dal ripristino di tutti gli strumenti di trasparenza della legge 185/90 e dell’utilizzo appieno dellaratifica italiana del Trattato internazionale sul commercio di armi(Arms Trade Treaty) del dicembre 2014 – al riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici e di contrasto all’azzardo.