Davide Dato al gala Les Étoiles

Il talentuoso ballerino italiano, étoile dell’Opera di Vienna, e richiesto dai grandi teatri, sarà in scena insieme ad altre star internazionali all’Auditorium Conciliazione di Roma.

È già stato definito il «nuovo Roberto Bolle». Non tanto per la plastica fisicità, o per i lineamenti del viso da bravo ragazzo, ma per la bravura innegabile, per le doti tecniche e di interprete, per l’energia e la potenza che sprigiona con naturalezza sul palcoscenico. Il paragone gli fa certamente piacere e si sente onorato, ma Davide Dato precisa che non vuole essere considerato tale, in quanto, oltre che essere, Bolle, inimitabile e star di grande caratura internazionale (e col quale ha anche danzato partecipando al tour di «Bolle and Friends»), le loro caratteristiche, tra il resto, non sono le stesse in quanto possiedono entrambi corporatura e stili differenti.

Rimane vero che i confronti, nella danza, non reggono. Ma che il ventiseienne ballerino italiano, biellese di origine, trasferitosi in Austria a 16 anni per studiare alla Scuola di Ballo dell’Opera di Vienna, sia in grande ascesa a livello internazionale e anche popolare, lo prova la grande attenzione che negli ultimi tempi sta suscitando. Non solo nel campo della danza. Se ne sono accorti anche il cinema e la pubblicità. Dopo essere stato testimonial di una compagnia di telecomunicazioni e di un’automobile, ha recentemente prestato volto e corpo per lo spot di una famosa marca di caffè, e da poco ha finito le riprese, a Roma, del cortometraggio “Insane love” del regista Eitan Pitigliani, dove è accanto all’attrice argentina Clara Alonso, la Angie della fortunata serie “Violetta” – fiore all’occhiello di Disney Channel -, danzando sulle coreografia di Anna Cuocolo.

Esperienze tutte, riguardo alle quali il ballerino precisa che il suo criterio di scelta è quello della qualità, nella televisione come in tutte le altre cose che fa. Ma il fatto più rilevante di Dato è la nomina a Principal dancer del Wiener Staatsballett, avvenuta a maggio dello scorso anno, giunta a sorpresa alla fine della rappresentazione del “Don Chisciotte”, titolo ancor più rilevante se si considera che è il primo Principal italiano della storia della prestigiosa Compagnia austriaca.

L’occasione in Italia di vederlo sul palcoscenico, di apprezzarne il talento classico e moderno, e la sua radiosità decisamente latina,  sarà il prossimo 18 e 19 marzo all’Auditorium Conciliazione di Roma, ospite dello spettacolo “Les étoiles” il Gala prodotto e diretto da Daniele Cipriani Entertainment giunto alla seconda edizione. Interpreterà un cavallo di battaglia del repertorio classico, il “Grand Pas Classique” in coppia con la ballerina russa Liudmila Konovaleva, anche lei del Balletto dell’Opera di Vienna, e, con corde più moderne, l’assolo “Labyrinth of Solitude” firmato da uno dei coreografi più interessanti sulla scena odierna, Patrick de Bana, pezzo creato per Ivan Vassiliev. Il nostro ballerino fuoriclasse danzerà in compagnia di star internazionali, russi e americani. Dal New York City Ballet, Tiler PeckAmar Ramasar, e lo spagnolo Gonzalo Garcia; dal Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera, la spagnola Lucia Lacarra e l’albanese Marlon Dino, e dal Bolshoi di Mosca Ivan Vasiliev e Maria Vinogradova.  La coppia russa renderà omaggio al demiurgo del balletto eroico moscovita della seconda metà del ‘900, Yuri Grigorovich che ha appena compiuto 90 anni, eseguendo lo struggente passo a due tratto da “Spartacus”.

Anche lo stilista Valentino, leggenda della moda e simbolo dell’eccellenza italiana, sarà uno dei protagonisti del gala con le sue creazioni. I suoi costumi vestiranno i ballerini del New York City Ballet, Tiler Peck e Amar Ramasar, nel passo a due tratto “This Bitter Earth”, coreografia dell’inglese Christopher Wheeldon sulle note dell’omonima canzone di Clyde Otis. Valentino non è nuovo alle collaborazioni con il balletto e la lirica: si pensi all’abito da sera di Violetta, con lunghissimo strascico, ne “La Traviata” diretta da Sofia Coppola vista al Teatro dell’Opera di Roma l’anno scorso e quest’anno a Valencia.

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