David e Golia in Sardegna

La vicenda del Pastore sardo Ovidio che ha vinto la causa contro la costruzione di Resort In una zona straordinariamente bella del Sud-Ovest in Sardegna
Pastore foto Ap

La storia in qualche modo si ripete. Nel 1000 circa a.C. un pastore della tribù di Giuda, figlio di Iesse, David, si trovò a fronteggiarsi con un gigante Filisteo e, armato solo della sua fionda, lo sconfisse.

 

Un altro pastore, della tribù dei Sardi, tale Ovidio di Teulada, 85 anni di orgoglio, si trovò a fronteggiare alcuni giganti dell’economia di mercato italiano, tali Caltagirone, Toti, Marcegaglia e Benetton oltre ad alcuni istituti di credito banche e, armato solo della sua convinzione («Se ho ragione è giusto che vinca  io questa battaglia. Devo vincerla per forza, anche se quelli hanno molti soldi»).

 

Il contendere, cosa che in Sardegna ha fatto colare cemento in tanti luoghi meravigliosi, era la costruzione di un gigantesco resort di 910 mila metri cubi di cemento intorno ai suoi terreni. A pochi passi dalla spiaggia di Tuerredda, a 50 km da Cagliari nella parte sud ovest del golfo degli Angeli, non lontano da Teulada, in uno degli angoli più affascinanti a sud della Sardegna, spiaggia che in tante classifiche è considerata tra le più belle del mondo.

Le sirene degli affari gli avevano promesso tanti soldi come a tanti suoi confinanti che hanno venduto i loro terreni a peso d’oro e gli avevano decantato che la zona sarebbe diventata una nuova Costa Smeralda.

 

Ma Ovidio, corpo minuto, pelle olivastra, berritta in testa, non smentendo le sue origini, discendenti dagli agguerriti e impavidi Shardana, non c’è stato, anche se il progetto è andato avanti ugualmente, con l’avvallo della Regione che ha firmato le concessioni.

Solo Italia Nostra ha aiutato Ovidio che ha perso in varie cause, ma alla fine, l’ha spuntata in Cassazione che al pari dei bravi di Don Rodrigo ha sentenziato quel progetto non s’ha da farsi e le costruzioni già compiute devono essere abbattute. 

Il novello vincitore di Golia è soddisfatto «Volevano circondarmi di case, volevano intrappolarci nel cemento, speravano che me ne andassi. Ma non era accettabile che noi dovessimo andar via da qui, da casa nostra, per far posto agli alberghi. Questo posto è di tutti e io lo dovevo difendere».  

Si potrebbe dire “Laudato sii” sia per ringraziare il Signore, sia per una vittoria concreta, una volta tanto del Creato!!

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