D’Avenia torna a teatro

Parte il tour di “Ogni storia è una storia d’amore”, racconto teatrale tratto dall’omonimo libro, in classifica tra i più venduti. La prima tappa, a Milano il 26 febbraio, registra già il tutto esaurito.
foto Claudio Sforza

Lo abbiamo visto in azione nei teatri italiani con “L’arte di essere fragili”, trasposizione teatrale del suo quarto libro, che rende attuale e vicina una figura spesso relegata nella nuvola del pessimismo, come quella di Giacomo Leopardi. Sale piene di ragazzi e giovani in lista d’attesa per un biglietto. Ragazzi anche sul palco, a comporre l’ambientazione di una classe, luogo naturale dove si svolge il dialogo tra l’autore e il suo giovane pubblico.

Ed è sulla scia di Leopardi che prende vita il nuovo romanzo, “Ogni storia è una storia d’amore”. Raccontando dell’amore impossibile di Giacomo Leopardi per Fanny. Attraverso questa dolorosa vicenda scaturisce tuttavia nel Poeta una comprensione maggiore dell’amore e della sofferenza, che lo porta ad una nuova e impensata fecondità poetica, D’Avenia si incuriosisce e si chiede: “Se è stato così Leopardi, voglio andare a vedere in tutti gli altri autori che ho amato, come hanno funzionato le loro Muse o le loro anti Muse; voglio indagare tutto il ventaglio che va dall’amore al disamore. E provare a rispondere, o magari a rendere più vivibile, la grande e essenziale domanda che assilla il mio – e credo di tutti – cuore: l’amore salva?”.

Anche stavolta ragazzi sul palco. Ma non è più una classe. “Una piazzetta, un bivacco, un pezzo di strada… l’idea è quella di creare il focolare attorno al quale ci si racconta delle storie”, spiega Alessandro D’Avenia. I ragazzi vengono dalla città in cui vado a fare lo spettacolo, scelti tra quelli che vogliono stare lì. La produzione contatta le scuole e loro vengono. Si crea anche una dimensione vera, di conoscenza, perché arrivano qualche ora prima dell’inizio dello spettacolo. Facciamo una bella chiacchierata, prepariamo alcuni pezzi, che poi leggeranno durante lo spettacolo”. E l’atmosfera magica si crea…

Un cantastorie, si definisce D’Avenia: “Il cantastorie è un catalizzatore, come lo scrittore. Nel cuore degli uomini ci sono sempre le stesse cose. Io forse ho trovato le parole per dirvi quelle cose che state cercando, perché… anche io le cerco!”.

 Qualche anticipazione sullo spettacolo?Davanti a me, trentasei gomitoli da cui dipanare alcune delle trentasei storie contenute nel libro, storie di donne che hanno provato ad amare artisti con esiti che vanno dal tragico della Elizabeth di Dante Gabriel Rossetti al comico della Giulietta di Fellini, dall’epico della Nadežda di Osip Mandel’štam al lirico della Fanny di Keats, dal cinematografico della Alma di Hitchcock al fiabesco della Edith di Tolkien… Ognuna aggiungerà un filo a un intreccio più ampio, infatti le storie che sceglierò saranno evocate e inserite all’interno della cornice narrativa della grande storia d’amore che tutte le contiene e le illumina senza far sconti, il mito amoroso per eccellenza: Orfeo ed Euridice, nella elegante e al tempo stesso potente versione del poeta Ovidio”.

 Le storie saranno a sorpresa:È una specie di juke box narrativo che cambia di volta in volta! Chiaramente ho le mie preferite, alle prove ne ho raccontate alcune, all’anteprima [ad Asti il 31 gennaio ndr] altre… sceglierò in base all’imprevedibile corso della trama del racconto, dei luoghi dove mi trovo e dei volti attorno a me, in un’improvvisazione narrativa, alcuni dei racconti che riterrò adeguati al momento. Per me è il teatro al grado zero”, dichiara l’autore, “l’accadere delle cose in quel momento”.

 In chiusura poi, con un accompagnamento musicale, a spettacolo finito, un intreccio di fili (veri) lega la sala, dalla prima all’ultima fila, mentre il cantastorie narra un’ultima storia, come un bis. “Alla fine – spiega D’Avenia – si è reso visibile esattamente quello che abbiamo fatto: creare dei legami tra le persone grazie ai racconti. Io sono legato alla persona che sta più lontana in teatro. E questo filo rosso che cos’è? È il filo di quell’amore che tutti cerchiamo, che ci precede e che in qualche maniera speriamo di riuscire a ripercorrere per arrivare di nuovo alla sua Fonte. Questo è il gioco…”.

Ogni storia è una storia d’amore

Regia di Gabriele Vacis, disegno illuminotecnico e sonoro di Roberto Tarasco

Milano – Teatro Carcano – 26 febbraio ore 21

Lucca – Teatro Giglio – 28 marzo

Palermo -18 aprile

(Altre date del tour in via di definizione)

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