Danza dal mondo
L’inedita fusione di danza contemporanea occidentale e danza classica indiana, il Kathak, lo ha reso tra gli interpreti più sensibili di quella modernità dove le culture s’incontrano, si intrecciano e si confrontano. Ad aver inaugurato l’edizione 2012 è stato il coreografo e danzatore anglo-bengalese Akram Khan con uno spettacolo dedicato alla patria dei suoi genitori, il Bangladesh.
Desh è, infatti, un viaggio danzato alla riscoperta della terra di origine, attraverso racconti e lampi di vita, attorno alla luminescente scultura del visual designer Tim Yip.
Ed è un viaggio, quello del Festival, attraverso tutti gli strumenti dello spettacolo, della musica, dell’arte, delle nuove tecnologie, del teatro, della danza, della letteratura, in un mosaico che ci conduce dal Sudafrica (con William Kentridge) all’Europa (Sasha Waltz, Constanza Macras, Rui Horta e altri), dagli Stati Uniti (Bill T. Jones) alla Nuova Zelanda (Lemi Ponifasio). Incontri di arti piuttosto che incroci, trame di sogni piuttosto che rivendicazioni, porte aperte al futuro piuttosto che denunce, dove artisti affermati e giovani hanno trovato il loro posto in questa ripartizione armonica.
Romaeuropa Festival, vari teatri, fino al 26/11.