Dalle urne lo spettro dell’ingovernabilità
Cena indigesta per gli italiani, questa sera. Incollati davanti agli schermi televisivi o al momento del tg dell’edizione serale, gli elettori hanno già individuato lo scenario che il risultato elettorale consegna al Paese. Quello di un parlamento che non potrà poggiare su una chiara maggioranza e quindi assicurare al Paese quanto c’è di più indispensabile in una fase davvero delicata: la governabilità. Si profila infatti una maggioranza alla Camera per la coalizione di centro-sinistra, mentre il Senato vedrà primeggiare (in termini di seggi, anche se non in percentuale nazionale) il centro-destra.
I dati sono ancora provvisori. Al momento in cui scriviamo è stato scrutinato il 72 per cento delle sezioni relativamente al Senato e solo il 38 per cento per quanto attiene alla Camera. Il Viminale fa sapere che solo dopo le 21,00 sarà completato il quadro dei risultati per Palazzo Madama, cosicché solo allora si potrà fare il calcolo dei seggi spettanti a ciascuna formazione, in virtù della legge elettorale che assegna a livello regionale il premio di maggioranza.
In attesa dei risultati definitivi – lo spoglio per la Camera dovrebbe essere completato intorno alla mezzanotte -, emerge il clamoroso successo del Movimento 5 stelle che ottiene in tutte le aree del Paese risultati inattesi, divenendo in alcune regioni (stando ai dati attuali) addirittura il primi partito. È un ingresso dirompente in parlamento quello della formazione di Grillo, con percentuali nazionali molto vicine a quelle dei due maggiori schieramenti. Ingresso che sancisce per il momento la fine del bipolarismo e certifica l’emorragia di centinaia di migliaia di voti nelle due coalizioni sinora esistenti. Per la Lista Civica di Monti, il risultato è deludente
Sembra perciò definitivamente tramontare la Seconda Repubblica per volere di un elettorato che penalizza i partiti tradizionali ma non la politica. Ha votato il 75,1 degli italiani, un risultato insperato, perché si ipotizzava un incremento dell’astensione molto superiore al 6 per cento rilevato. Le operazioni di voto – come confermato dal ministro Cancellieri – si sono svolte regolarmente, senza alcun incidente. Un ulteriore segnale di partecipazione e di civiltà che giunge dai cittadini, di cui gli eletti in tutte le formazioni dovranno tenere in debito conto.
Il quadro riassuntivo della sezioni scrutinate (72 per cento del totale)
Coalizioni
Senato: Centro-sinistra 32,3 per cento 105 seggi
Centro-destra 29,9 113
Movimento 5 stelle 23,9 63
Lista civica Monti 9,2 20
Rivoluzione civile 1,8 —
Altri 9
Singoli partiti
Senato
Pd 25,5 per cento
Mov 5 stelle 24,6
Pdl 22,9
Lista Monti 9,4
Lega Nord 3,8
Sin. Ecol. Lib. 3,2
Fratelli d’Italia 2,1
Rivoluz. Civile 1,8
Coalizioni
Camera: Centro-sinistra 31,6 per cento
Centro-destra 27,0
Movimento 5 stelle 25,6
Lista civica Monti 10,4
Rivoluzione civile 2,2