Dalla Vuelta Feminina al Giro d’Italia tra conferme e promesse

Nel fine settimana in cui prende fine la nona edizione della Vuelta Feminina, con una fantastica Gaia Realini che chiudeva terza nella classifica generale, inizia anche l’edizione 106 del Giro d’Italia, con gli azzurri Filippo Ganna e Jonathan Milan che si fanno già notare.
Foto Massimo Paolone / LaPresse 07 Maggio 2023 - Teramo, Italia - Sport - Ciclismo - Giro d’Italia 2023 - Edizione 106 - Tappa 2 - Teramo - San Salvo Nella foto: MILAN Jonathan (ITA)

La Vuelta e la scoperta di Gaia

Nella settimana appena trascorsa si è svolta la nona edizione de La Vuelta de España Femenina, che prende questo nome proprio da questa stagione. Precedentemente era stata la Madrid Challenge dal 2015 al 2019 e la Ceratizit Challenge by La Vuelta dal 2020. Al momento vede la scoperta dell’italiana Gaia Realini a chiudere sorprendentemente al terzo posto della classifica generale del giro.

Foto Marco Alpozzi / LaPresse 11 Febbraio 2023 – Abu Dhabi, Gaia Realini in una precedente gara

In questa prima Vuelta, svoltasi dall’1 al 7 maggio, in realtà sono state molte le protagoniste italiane già dalla seconda tappa: con Federica Barbieri che si piazzava quinta nella tappa piana Orihuela – Pilar de la Horadada; nella Cuenca – Guadalajara, quarta tappa del giro era, invece, l’azzurra Silvia Persico che si piazzava ottava e solo dalla tappa successiva cominciava l’ascesa dell’azzurra Gaia Realini. L’abruzzese arrivava, infatti, quinta nella quinta tappa ma era solo in quella successiva che le riusciva il miracolo. Nella tappa medio montagna Castro-Urdiales – Laredo di sabato scorso l’azzurra classe 2001 con una volata rubava la prima posizione in photofinish alla van Vleuten e diventava la seconda italiana più giovane di sempre a vincere una tappa della Vuelta a 21 anni e 321 giorni, dopo Lorena Wiebes, che nel 2020 aveva vinto a 21 anni e 234 giorni. In questa tappa anche l’italiana Silvia Persico si piazzava bene in quarta posizione precedendo anche la favorita Vollering. L’olandese si rifaceva, però, l’indomani nell’ultima tappa quando – anche se non sarebbe poi bastato per strappare la maglia roja alla van Vleuten – arrivava prima precedendo di 11 secondi Gaia Realini. Nella top ten dell’ultima tappa, anche le italiane Erica Magnaldi, che arrivava sesta, e Marta Cavalli, decima.

E se le altre italiane si erano ben piazzate nelle varie tappe, e il team UAE Team ADQ di Erica Magnaldi e Silvia Persico – rispettivamente ottava e dodicesima nella classifica generale – vinceva la maglia di miglior squadra, è stata l’abruzzese Gaia Realini la protagonista inaspettata di questa Vuelta. La classe 2001, infatti, non solo è riuscita a portare a casa una vittoria e un secondo posto nelle tappe, ma si è piazzata saldamente in terza posizione – dietro solo alle due grandi favorite per la maglia roja, Un grande traguardo per la giovane ciclista che afferma: «Da qui non rimane che migliorare: questo è un punto di partenza» e ci fa sognare in grande per il futuro.

Giro d’Italia: percorso, favoriti e le prime tappe

Mentre si correva la sesta tappa della Vuelta in Spagna, iniziava alle 13:50, a Fossacesia Marina, la 106esima edizione del Giro d’Italia con la prima delle tre cronometro individuali.

Il Giro d’Italia, che si disputa tra sabato 6 e domenica 28 maggio – con due giornate di riposo – in 21 tappe, vede tra i favoriti per la maglia rosa il belga Remco Evenepoel e lo sloveno Primoz Roglic in mancanza del vincitore dello scorso anno, l’australiano Jai Hindley. Tra i favoriti per le cronometro tutte le speranze sono rivolte a Filippo Ganna, mentre per la classifica generale, dei 52 azzurri – divisi in 24 squadre – sui 172 ciclisti totali, nessuno sembrerebbe essere il favorito per la maglia rosa e l’unica ambizione azzurra potrebbe essere l’entrata nella Top10 di Damiano Caruso.

Per la cronaca, niente sorprese per la prima cronometro fino a Ortona del 6 maggio maggio scorso, che ha visto la vittoria di uno straordinario Evenepoel il quale si è preso la prima maglia rosa con ben 22 secondi di anticipo su un ottimo Filippo Ganna che registrava, comunque, un bel secondo posto e si piazzava anche davanti all’altro favorito Roglic che chiudeva solo sesto, a 43 secondi dal suo diretto rivale.

Sono arrivate, invece, delle belle sorprese color azzurro il giorno dopo, durante la seconda tappa, la San Salvo-Teramo, vinta in volata dal friulano Jonathan Milan che al suo esordio in Giro d’Italia riesce già a vincere una tappa e, profondamente commosso, può adesso ben guardare al suo futuro per il resto del Giro.

«Ancora non ci credo – ha affermato il ciclista al termine della gara. – Sono senza parole, è assolutamente incredibile. Sono al mio primo Giro ed è solo alla seconda tappa, incredibile. Ieri avevo fatto una buona cronometro mi ero reso conto di stare bene ma mai avrei potuto immaginare che oggi sarebbe arrivata una vittoria. La squadra ha fatto un grande lavoro -continua il friulano – Continuavano a dirmi ‘Johnny, stai tranquillo’».

Ottima settimana, quindi, per le cicliste azzurre che ci hanno regalato dei bei risultati in Spagna e splendido inizio per gli azzurri che, tra vecchi nuovi e nuove promesse, proveranno a seguire, in casa, le orme delle loro colleghe.

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