Dal Palio di Somma Vesuviana un appello per la pace e la fraternità

Nel napoletano, una festa popolare promossa dai giovani unisce tradizioni, cultura, accoglienza e relazioni, lanciando un messaggio di pace per le popolazioni in guerra.
Un giocatore sale sul palo di sapone al Palio di Somma Vesuviana. Foto del Comitato Palio

Si svolge a Somma Vesuviana, nel napoletano, alle pendici del Monte Somma, il vulcano primordiale dal cui collasso nacque poi il Vesuvio. Ma il “cuore” del Palio cittadino è aperto a persone, tradizioni e culture di ogni latitudine e, afferma l’assessora alla Cultura e al Turismo Rosalinda Perna, “unisce i popoli per la pace”.

Il Palio di Somma Vesuviana torna dunque dal 6 all’8 settembre in piazza Vittorio Emanuele III e avrà come titolo-tema “Mediterranea, terra e mare di fraternità”. Giunto alla sua 32sima edizione, negli anni ha ricevuto due Medaglie della Presidenza della Repubblica e numerosi patrocini europei e nazionali.

Questa festa popolare è nata nel 1991, quando la camorra era una presenza visibile sul territorio e non c’erano molte opportunità di svago per i ragazzi. Fu “inventata” da un gruppo di giovani che avevano il desiderio di far rinascere la propria terra unendo tradizione e innovazione, arte, storia e cultura. Volevano dare speranza alla loro gente e così si rimboccarono le maniche e, insieme anche a tanti adulti, si impegnarono per realizzare qualcosa di bello, mettendosi in gioco in prima persona.

Dopo tanti anni il Palio non ha perso le sue radici e ancora oggi rilegge e valorizza con creatività la storia del territorio. Venerdì 6 settembre, quindi, piazza Vittorio Emanuele III, nel cuore della città, si trasformerà nella “piazza dei Ludi” con street food, tanta musica e i giochi della tradizione che gli adulti potranno riscoprire con i bambini. Il sabato pomeriggio il corteo storico del Magister Nundinarum (il mastro mercato) tornerà a percorrere le vie della città con uno spettacolo itinerante con tappe in piazza Collegiata, piazza Margherita e piazza Vittorio Emanuele III, dove ci sarà la cerimonia di apertura del Palio, nel segno del dialogo, della fratellanza e dell’intercultura.

Giorno clou della manifestazione sarà domenica 8 settembre, quando le squadre dei rioni storici si sfideranno, con costumi d’epoca, nei giochi della tradizione contadina, come il tiro alla fune, la corsa nei sacchi e quella coi cerchi, la pignatta, la “corsa” col curuoglio (o cercine. In pratica si cerca di correre tenendo un cesto sulla testa, come si usava fare nel passato) e lo spettacolare palo di sapone.

Il Palio di Somma Vesuviana è organizzato dai ragazzi del Centro giovanile Vita e del Movimento Giovani per un mondo unito dei Focolari, col patrocinio del Comune guidato dal sindaco Salvatore Di Sarno. I “laboratori della creatività” organizzati per prepararlo sono aperti a tutti e attirano decine di giovani che lavorano insieme ideando e realizzando concretamente la festa, che ogni anno assume caratteristiche nuove proprio grazie ai variegati talenti in campo.

Il Palio, afferma l’assessora Perna, «vede una partecipazione generazionale davvero unica. Dai costumi delle squadre alle scenografie, dai testi all’organizzazione dei giochi, agli antichi mestieri. Ognuno compie la sua parte. Il Palio valorizza le capacità, le qualità di tutti coloro che decidono di parteciparvi, soprattutto giovani. Tutte le edizioni del Palio hanno un tema a sfondo sociale: si è comunità mettendo a disposizione l’esperienza, la conoscenza».

Il Mediterraneo è stato scelto come tema dell’edizione 2024 perché, spiega Giuseppe Auriemma, presidente del Comitato Palio, «è un crocevia antichissimo. Da millenni tutto vi confluisce complicandone e arricchendone la storia. Il Mediterraneo è una terra dove tre continenti si incontrano, Asia, Europa e Africa», mescolando tradizioni, culture, fedi e persone.

«Il Mediterraneo – aggiunge Auriemma – ha bisogno di pace, di dialogo e noi, con il Palio 2024, vogliamo lanciare un messaggio di pace che parta dal cuore della città di Somma Vesuviana per arrivare a tutti i popoli, a tutte le città del mondo. Somma Vesuviana è un puntino piccolo, una goccia, ma dalle gocce alcune volte può nascere un fiume e magari un mare. La nostra è una città aperta, una interculturale. Aspettiamo tutti, giovani e meno giovani, di qualsiasi credo, nazionalità e pensiero per sentirci, insieme, parte di un mondo unito!».

Per informazioni: 339 451 0994.

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