Daccapo: centro del riuso solidale

A Lucca chiunque può portare oggetti non più utilizzati o rotti che vengono sistemati e riparati per poi finire sul mercato solidale. L’iniziativa è della Caritas Diocesana di Lucca e dell’Associazione Ascolta La Mia Voce Onlus

Mobili, oggetti in legno che vengono lavorati e trasformati, ma anche vestiti e giocattoli. A Lucca ha aperto il centro del riuso solidale dove tutto ciò che è rotto, rovinato o non più utilizzato trova nuova vita. L’iniziativa, dal nome “Daccapo”, è partita per volere della Caritas Diocesana di Lucca e dell’Associazione Ascolta La Mia Voce Onlus, con la successiva collaborazione del Comune di Lucca, il Comune di Capannori, Sistema Ambiente e Ascit.

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L’idea è semplice: promuovere il riuso solidale, con un occhio all’ambiente e uno all’inclusione sociale di persone svantaggiate. Chiunque infatti può recarsi nei due centri di raccolta tra Lucca e Capannori e donare oggetti che altrimenti andrebbero buttati, perché rotti oppure ormai troppo vecchi da utilizzare. All’interno del laboratorio, lavorano artigiani professionisti che si occupano di riparare e trasformare gli oggetti donandogli nuova vita. Materiale che sarebbe diventato rifiuto in questo modo può essere riutilizzato: il legno ricavato, ad esempio, viene utilizzato per realizzare una vera e propria linea di mobili, ma non solo, gli abiti vengono sistemati, come anche i giocattoli per i più piccoli, tutto nel centro del riuso può essere salvato, così si contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente.

Ad affiancare i professionisti del mestiere ci sono poi adulti che hanno bisogno di rimettersi in gioco: persone dipendenti dal gioco d’azzardo o da stupefacenti e alcool, richiedenti asilo senza un lavoro ma con una famiglia da mantenere, persone in situazioni di svantaggio sociale ed economico che in questo modo apprendono competenze da poter rivendere nel mercato del lavoro. Tutto ciò che viene realizzato all’interno del laboratorio viene poi esposto nell’Emporio solidale dove con una piccola offerta si possono comprare giocattoli, mobili, vestiti ed oggetti di vario tipo. In questo modo si cerca di ridare dignità a quelle persone che invece di chiedere qualcosa gratis possono lasciare una cifra simbolica e uscire dal negozio con un oggetto nuovo. L’accesso gratuito è invece garantito per le persone impossibilitate a pagare, segnalate dai servizi sociale i dai centri d’ascolto parrocchiali.

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