Da Mare Nostrum a Triton

Funzionerà il nuovo sistema di pattugliamento del Mediterraneo? Non si può smettere di soccorrere i naufraghi…
Triton

Il primo novembre prossimo sarà avviata nel Canale di Sicilia l’operazione Triton. Il nome già dice qualcosa: nella mitologia greca Triton con il suono del suo corno di conchiglia preannunzia l’arrivo di Poseidon, dio del mare, e indicava la rotta ai naviganti.

Non è proprio esattamente ciò che faranno gli operatori europei che hanno aderito al programma, il cui obiettivo, ha dichiarato il ministro Alfano «è contrastare l'immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani». Solo dopo l’avvio delle operazioni si vedrà come effettivamente andranno le cose.

Infatti Mare Nostrum sta definitivamente chiudendo i battenti, ma la legge dei naviganti è che comunque chi è in difficoltà va aiutato e soccorso. Il ministro quindi implicitamente non esclude che un’attività di soccorso sarà portata avanti, in qualche modo. Vedremo quale. Triton sarà coordinato da Frontex, quindi da un programma non esclusivamente italiano (come è Mare Nostrum) ma europeo.

I numeri incassati da Mare Nostrum sono di tutto rispetto: oltre 100 mila persone salvate in meno di un anno, numerosissime operazioni di soccorso in mare portate a termine con precisione e dedizione, esperienze che mai saranno dimenticate dai marinai che le hanno vissute con dedizione e passione fuori dall’ordinario.

Nell’intervento alla Camera dei giorni scorsi il ministro ha anche accennato alle altre iniziative promosse dall’Italia in materia di immigrazione: l’incremento dei “partenariati di mobilità”, ossia accordi con i Paesi del nord Africa (ma è difficile arrivare a farne con la Libia) e soprattutto una revisione della normativa in materia di asilo, su cui la strada sarà ardua visto che in Europa non vi è alcuna disponibilità, sinora, a valutare modifiche. All’Italia viene chiesto di dare molto più di quanto abbia fatto sinora.

Le parole hanno un significato, eccome: Mare Nostrum ci ha riportato sin dall’inizio al senso dell’appartenenza, della custodia e della difesa, non tanto del mare ma delle persone che lo attraversavano. Mi auguro che Triton non rimanga lì a solcare le acque per presentare l’arrivo del “dio frontiera” che non vuole intrusi.

Vorrei che il suono del suo bel corno di conchiglia possa ancora annunziare salvezza.

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