Da che parte stare?
“Leggo da tanti anni la sua rubrica, da cui ho attinto suggerimenti preziosi. Mi sembra che sia un po’ troppo dalla parte dei figli. E i genitori? Quanti sacrifici e spesso mal ricambiati Possibile che sulla lavagna gli adulti siano sempre dalla parte dei “cattivi”?”. Un papà deluso dai tre figli Prima di dare una risposta al lettore vorrei sottoporre alla riflessione di tutti quanto risulta dalla statistica dell’Unicef sulle violenze condotte sui giovanissimi dagli adulti. Si parla dell’incredibile cifra di ottocento milioni e cinquecentomila: tali sarebbero le vittime. Ed ecco le cifre in dettaglio: 211 milioni i minori che lavorano; 180 milioni i bambini schiavi; 150 milioni di bambini denutriti; 120 milioni i bambini che non vanno a scuola; 100 milioni gli adolescenti che vivono in strada; 50 milioni neonati non registrati all’anagrafe nel 2001; 14 milioni gli orfani per l’Aids; 11 milioni i bambini sotto i cinque anni, morti per malattie che “potevano essere evitate” se vaccinati; due milioni i bambini uccisi dalle guerre, e sei milioni i feriti. E ancora:1 milione e 200 mila i bambini coinvolti nella tratta dei minori; 6.000 ogni giorno quelli che contraggono l’Aids; 300 mila quelli che vengono con la forza arruolati in corpi militari. Per rendere ancor più evidente questa spaventosa rassegna si può dire che il numero dei bambini violentati nei loro diritti è quasi il doppio di tutta la popolazione dell’Italia. Ma tutto ciò è pressoché ignorato dai mass media. Tornando alla domanda, certamente io mi rallegro con i genitori generosi ed esemplari, ma non posso non essere con i bambini che, poiché più deboli, facilmente sono sopraffatti E ricordiamo: essi saranno i cittadini di domani.