Cuochi e veleni
Da che mondo è mondo anche i programmi televisivi sono influenzati da un peccato originale. Non tutto è oro quel che luccica e ogni trasmissione va avanti se crea interesse, se è un racconto narrativo entusiasmante e se fa ascolti. Non importa il genere, il format, la fascia oraria. Si narra che anche programmi del passato come Rischiatutto siano stati in qualche modo e circostanza pilotati perché anche un quiz è una cosa seria che deve funzionare. Non è stato raro il caso di un vincitore di puntata agevolato e aiutato ad andare avanti anche nelle puntate successive finché il personaggio suscitava attenzione e telespettatori.
Non sorprendono più di tanto, allora, le polemiche nate attorno all’ultima puntata di Masterchef anche se il caso è diverso. Il giorno della finalissima tre scommesse sono partite da Milano verso Malta con puntate rilevanti su Federico Ferrero, non il favorito, ma risultato il vincitore finale. Proprio a Milano erano state registrate, montate e chiuse le puntate sin dal 27 luglio scorso. A conoscere il vincitore i tre giudici del programma, qualche dirigente di Magnolia, la società di produzione di Masterchef Italia, forse qualche tecnico del montaggio. La magistratura accerterà da chi sono partire le tre scommesse di 9, 7 e 4.500 euro bloccate, perché sospette, dalla stessa società Bet1128 che le aveva ricevute. Magnolia «smentisce categoricamente qualunque irregolarità nella diffusione del nome del vincitore della terza edizione del programma, la cui proclamazione è stata annunciata in diretta tv lo scorso giovedì 6 marzo».
«La busta ‒ si legge in una nota – è stata sigillata il 27 luglio scorso al termine delle registrazioni alla presenza del notaio Eleonora Sciarrone che ha garantito il regolare svolgimento della procedura. La stessa busta è stata poi consegnata il 6 sera pochi secondi prima della messa in onda, dallo stesso notaio direttamente nelle mani di Carlo Cracco (uno dei tre giudici)». «Le uniche persone a conoscenza del nome contenuto nella busta aperta in diretta televisiva e davanti al vasto pubblico presente ai Magazzini Generali di Milano ‒ si precisa ancora ‒ erano i tre giudici del programma che hanno scelto il vincitore tra i due finalisti dell’edizione, e i soli responsabili diretti del programma di Magnolia».
La proclamazione del vincitore con l’apertura delle buste è avvenuta in diretta a tarda sera, ma fatto sta che il 6 marzo, verso le 14 del pomeriggio, sono partite le scommesse. Qualcuno, evidentemente, per esporsi con cifre consistenti, aveva saputo. La scommessa, si deduce, era senza rischio: l’anima del gioco. Che gusto c’era a vincere in questo modo? È senza significato anche il fatto che il vincitore aveva partecipato due anni prima ad un seminario sull’alimentazione organizzato dalla Barilla, lo sponsor del programma, perché Federico Ferrero è un medico nutrizionista e si suppone voglia frequentare corsi di aggiornamento. In ogni caso, tutto fa brodo alla trasmissione che risulta il programma più visto di Skyuno che con la finale ha raggiunto 1.430.00 telespettatori e un picco di 7,2 per cento di share. Al di là delle conclusioni della magistratura e dei noti meccanismi televisivi, bisogna impedire la possibilità di scommettere, anche dall’estero, su un risultato già conosciuto e accaduto mesi prima. La divinazione non esiste.