Mattarella: “La cultura, base per il dialogo”

Il presidente Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Cagliari. La visita a Ghilarza, paese di Antonio Gramsci

«Abbiamo un bisogno grande di cultura, soprattutto in una stagione come questa di tensioni e pericoli nel mondo. La cultura è fondamentale per esaminare e studiare i problemi che provocano le tensioni. Il rispetto delle idee altrui è fondamentale». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Cagliari. Un appuntamento atteso dalla città e dall’ateneo cagliaritano che nonostante i tagli ai fondi riesce, grazie anche alla Regione sarda che eroga importanti contributi, a mantenere un buon livello di preparazione dei propri studenti.

Al suo arrivo a Cagliari, il capo dello Stato è accolto dal prefetto Tiziana Giovanna Costantino e ha raggiunto subito l’Università, dove è stato ricevuto dal rettore Maria del Zompo, dal presidente della regione Sardegna Francesco Pigliaru, e dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda.

Nel corso del suo intervento il capo dello Stato ha fatto riferimento anche alle vicende della Catalogna. «In questi giorni, ieri particolarmente, in tutta Europa abbiamo ancora una volta verificato che quando prevalgono scontri ed esasperazione di posizioni si allontanano le soluzioni positive: la cultura può fornire supporto per il dialogo e il confronto onde addivenire a soluzioni condivise».

Un accenno poi è stato fatto dal presidente alla questione dei giovani impossibilitati a frequentare l’università per questioni economiche. «Quando c’è anche solo uno di questi casi – ha detto Mattarella – ne è ferito l’intero tessuto nazionale. Questa è un’esigenza prioritaria del nostro sistema». Ai rettori presenti Mattarella ha espresso la «riconoscenza del nostro Paese per il ruolo svolto dalle nostre università, per il contributo decisivo e portante che forniscono alla nostra vita sociale e per l’elaborazione culturale che esprimono, pur nelle difficoltà non marginali».

Mattarella, dopo la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, ha fatto tappa al museo archeologico dove sono esposte le statue dei Giganti di Monte Prama, oltre agli altri reperti del periodo nuragico e fenicio-punico. Applausi e strette di mano con le persone che l’attendevano in piazza Arsenale a Cagliari, tra le quali anche qualche turista, per il presidente della Repubblica all’uscita della Cittadella dei musei. Il capo dello Stato non si è sottratto all’abbraccio di alcune decine di cagliaritani che l’hanno voluto salutare durante il tragitto verso la vicina prefettura, nel quartiere storico di Castello.

In prefettura Pigliaru ha donato a Mattarella un telo di lino della cooperativa «Su Murmuri» con disegni dell’artista sarda Maria Lai e un libro su «Arte e creatività», sempre su Maria Lai.

Al termine del pranzo Mattarella si è spostato nuovamente in aeroporto per riprendere l’aereo presidenziale con il quale è atterrato nello scalo oristanese di Fenosu, dal quale ha raggiunto Ghilarza, paese nel quale ha vissuto Antonio Gramsci. A Casa Gramsci è stata inaugurata una nuova postazione multimediale per il pubblico realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Gramsci di Roma. Infine la visita all’Auditorium comunale per la presentazione dell’ottavo volume dell’edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci.

 

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