Cuba. Aumenta l’iniziativa privata

Segnali dal governo di Raul Castro.

Costretto dalla crisi provocata anche dai bassissimi livelli di produttività, il governo cubano ha deciso di favorire ulteriormente l’attività privata. Si prevede infatti di concedere 250 mila licenze per imprese private, che sarebbero in condizione di creare 465 mila posti di lavoro. Tale iniziativa comporterebbe la diminuzione di 500 mila di impiegati statali. Su un totale di 4 milioni e 243 mila lavoratori dell’isola dei Caraibi, appena 143 mila non sono dipendenti pubblici. La previsione è quella di una significativa riduzione della spesa per l’erario. Recentemente, il governo comunista aveva reso più flessibili i permessi concessi ai coltivatori diretti di vendere i propri prodotti agricoli e ampliato fino a 99 anni il permesso per l’uso della terra da parte di investitori stranieri. La logica di queste iniziative si iscrive nel processo di attualizzazione dell’economia cubana la cui inefficienza è riconosciuta anche dalle stesse autorità. «Dobbiamo mettere fine all’idea che Cuba sia l’unico paese al mondo dove si può vivere senza lavorare» avrebbe dichiarato Raúl Castro in una recente sessione parlamentare.

 

(AB_Ciudad Nueva_Argentina_2010/9/15)

 

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