Cristianesimo e ricchezze
I Maghi, pur pagani quali erano, vennero ad adorare Cristo, Dio in carne, uomo-Dio, sfuggendo alle insidie di un tiranno nemico del Messia. I cristiani devono adorare come quei pagani: portando i cuori e portando i doni. Chi ha oro, lo porti, e lo offra a Cristo, nei poveri: non lo seppellisca.
Se quelli fecero tanta strada per trovare Cristo, a te basta girare l’angolo della via per incontrare un malato e trovare un prigioniero. Se essi diedero oro, tu dà almeno un pezzo di pane. «Essi videro la stalla e si rallegrarono: tu vedendo Cristo senza casa e senza vestiti, non ti muovi?». […]
Chi dà ai poveri non aliena, ma acquista; non perde, ma deposita. E deposita in uno scrigno tanto facile quanto sicuro: che i suoi beni nel momento che passano ai bisognosi passano nelle mani di Dio. «Chi ha compassione del povero, presta a Dio».
E Dio è un debitore fidato, che sborsa gli interessi più alti.
(tratto da Igino Giordani – Il messaggio sociale del Cristianesimo – Città Nuova)