«Creare Bellezza/e»
Un titolo che gioca tra singolare e plurale: bellezza/bellezze, introduce la nuova iniziativa interdisciplinare che vede lo IUS al centro di un articolato dialogo tra diversi centri di ricerca e di espressione artistica, impegnati ad esplorare l’ampio spettro semantico della bellezza in particolare nell’arte musicale.
Da comuni interessi di ricerca di alcuni docenti del Conservatorio di Trento, dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, dell’Università di Padova e dell’Università di Trento è nato, lo scorso anno, un progetto che vuole studiare la rete di relazioni di cui un’opera artistica, musicale in particolare, è luogo e causa.
Il primo laboratorio, svoltosi nell’aprile 2011 presso lo IUS a Loppiano, ha sondato soprattutto le problematiche dell’approccio all’opera di un musicista del passato. Tutto ciò senza mancare di aprire una pagina sulla contemporaneità. I lavori hanno consolidato fortemente l’ipotesi di partenza: lo statuto relazionale di ogni verità e di ogni bellezza. E ciò spiega, a partire da un altro profilo, il plurale “bellezze”: molte sono le definizioni, le concezioni, molti sono i vissuti della bellezza, molti gli approcci scientifici e artistici; tutti possono trovare pieno significato e compimento se sanno mettersi “in relazione con”.
Il secondo laboratorio si svolgerà presso l’Università di Padova dal 3 al 5 febbraio 2012. Questa volta, della polarità creatività-interpretazione si intende approfondire maggiormente il primo versante: la creatività, anche nella dimensione che essa assume nei processi improvvisativi.
Le problematiche prettamente musicali saranno trattate da Henderson dello IUS, Sarno del Conservatorio di Trento, oltre che dagli interpreti e musicisti italiani Pompili, Rattini, Turazzi, e da Rossè (CNR di Bordeaux). Tra le varie discipline in dialogo si pongono anche la pedagogia (Milan, Orlando Cian, Santi dell’Università padovana) e la sociologia (Vecchiato della Fondazione Zancan).
Verranno presentate esperienze di creatività e bellezza che hanno una profonda incisività sociale nel dialogo tra culture (Bungaro e Mhadhbi, Layachi)) e nel riscatto di giovani socialmente a rischio (Julian Lombana del Conservatorio di Trento).
Intercaleranno i lavori momenti di prassi artistico-musicale con due serate pubbliche: la prima al teatro del Centro Culturale Altinate – S. Gaetano con la musicista Fadini, il filosofo Donà, il teologo Coda, preside dello IUS; la seconda, presso la chiesa del Collegio Universitario Mazza con un concerto a più mani.