Crash course in romance, un corso accelerato sull’amore
In Italia è stata tradotta col titolo “Corso accelerato sull’amore“: parliamo di Crash course in romance, la nuova serie sudcoreana tra le più viste in queste settimane su Netflix – tra i kdramas (le fiction della Corea del Sud) – insieme alla seconda stagione di Alchemy of souls – Light and shadow e ad Interest of love. Nel nostro Paese la prima delle 16 puntate previste è stata mandata in onda il 6 febbraio e, come in tante fiction della Corea del Sud, unisce romanticismo, avventura, tanto umorismo, ma non solo: si parla anche dello studio matto e disperatissimo degli studenti che vogliono accedere all’Università, delle barriere che bloccano i più poveri impedendo loro un’ascesa sociale e dei pregiudizi che ci sono rispetto a chi ha disturbi dello spettro autistico.
Protagonisti della serie Crash course in romance sono Nam Haeng-seon (interpretata da Jeon Do-yeon, affascinante attrice qui imbruttita per esigenze di copione) e Choi Chi-yeol (impersonato da Jung Kyung Ho), due star di primo piano della Corea del Sud. Lei è un’ex giocatrice di pallamano della nazionale, lui invece è una star dell’insegnamento, che ha saputo sfruttare le sue qualità, riuscendo a diventare il migliore prof della più ambita scuola privata, The Pride Academy.
Attenzione, spoiler: chi non vuole conoscere anticipazioni sulle prossime puntate non deve continuare la lettura dell’articolo!
Crash course in romance mostra l’avvicinamento dei due protagonisti, con personalità completamente opposte: lei – estroversa, sportiva e poco pratica con i numeri – gestisce un negozio di cibo da asporto; lui è un genio della matematica, con problemi alimentari e disturbi del sonno, brillante sul lavoro, ma riservato e freddo nelle relazioni umane, immerso totalmente nel lavoro, ma sinceramente affezionato ai suoi studenti.
Tutt’intorno ci sono la comunità familiare e scolastica. C’è il college frequentato dalla figlia di Nam Haeng-seon, Nam Hae-yi (interpreata da Roh Yoon-Seo), con le problematiche affrontate dai ragazzi, messi duramente sotto pressione dalle famiglie affinché ottengano i voti migliori in modo da accedere alle università più prestigiose. Non sono ammessi ripensamenti né distrazioni: bisogna studiare e basta, anche se questo stress può provocare danni alle giovani menti più fragili. Come succede al figlio maggiore di Jang Seo-jin (impersonata da Jang Young-nam), che approfittando del buio della notte gira solo di notte. Su di lui si appuntano i sospetti degli investigatori che sono alla ricerca dell’assassino che – con pallini di acciaio – ferisce o uccide insegnanti e studenti.
C’è poi la famiglia di Nam Haeng-seon: ne fanno parte la figlia Nam Hae-yi, il fratello Nam Jae Woo (interpretato da Oh Eui Sik) e l’ex compagna di squadra della nazionale e amica del cuore, nonché dipendente del negozio, Kim Young-joo (impersonata da Lee Bong-ryun). Non tutto, però, è come appare: Hae-yi non è veramente figlia di Nam Haeng-seon, ma sua nipote, figlia della sorella, che l’aveva abbandonata quando aveva 5 anni. Per accudirla, Nam Haeng-seon aveva lasciato la nazionale e aveva cominciato a lavorare.
Andando indietro nel tempo, si scopre che la mamma di Nam Haeng-seon era la benefattrice di Choi Chi-yeol. Quando studiava per diventare insegnante, povero in canna dopo essere rimasto orfano, era lei che sfamava gratuitamente la futura star della matematica. I due protagonisti si incontrano e si scontrano per un malinteso legato alla sindrome di Asperger che ha il fratello di Nam Haeng-seon: un disturbo di cui si è parlato molto, in Corea del Sud, proprio grazie a questa fiction che mostra la sofferenza delle persone autistiche, spesso non ascoltate e non capite, evitate, emarginate e ridicolizzate dalla società. C’è anche un altro problema, che emerge in moltissime serie tv sudcoreane, ed è l’abuso di alcol: birre, vini e liquori.
Tutto intorno c’è una comunità di mamme pronte a tutto per il successo scolastico dei figli, anche ad escludere ragazzi che hanno la sola colpa di essere intelligenti, ma meno abbienti, come Nam Hae-yi. Nel corso delle puntate di Crash course in romance si assiste anche – tra le risate, per le tante situazioni umoristiche che si susseguono – all’avvicinamento affettivo dei due protagonisti, che loro malgrado si trovano al centro di uno scandalo quando si scopre che il prof star dà lezioni private alla figlia di Nam Haeng-seon. Una scelta nata per riparare all’ingiustizia subita dalla ragazzina. Per non far cadere l’amica nella rete delle malelingue, Kim Young-joo ha infatti raccontato a tutti che Nam Haeng-seon è sposata e suo marito lavora fuori. Davanti a quello che sembra un caso di adulterio, Choi Chi-yeol viene emarginato dalla comunità scolastica, tanto da decidere di dimettersi. Per aiutarlo, Hae-yi rivela a tutti di non essere davvero figlia di Nam Haeng-seon. La storia continua, ma con lo spoiler ci fermiamo qui.
Resta però una storia delicata e pulita, come vuole la migliore tradizione sudcoreana. Una serie tv in cui nonostante difficoltà e problemi prevalgono i buoni sentimenti: non un semplice buonismo, ma valori veri e consolidati, come l’onestà, la lotta ai pregiudizi, la solidarietà, i legami affettivi, il duro lavoro, l’onestà. Anche l’amore vero, quello che vuole il bene dell’altro, anche a scapito del proprio. E resta la denuncia forte e costante, lungo tutte le puntate, di un sistema scolastico alienante ed estremo, in cui si spingono gli studenti a primeggiare a tutti i costi, senza guardare in faccia a nessuno.
Crash course in romance è allora una serie da non perdere, anche se l’audio non è ancora in italiano e bisogna – per chi vuole vederla – adattarsi con i sottotitoli.
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