Sento spesso che nelle coppie giovani oggi non è accettata l’idea del sacrificio. È visto come una debolezza, una rinuncia. Che cosa mi può dire su questo?. Anna – Firenze ¦ Non solo nelle coppie l’idea del sacrificio sembra un’idea antiquata e inutile. Tutta la società è pervasa da una sorta di diffidenza verso chi si sacrifica, visto come un masochista inguaribile e un po’ fastidioso. Lo stile di vita propagandato dai media inneggia a farsi regali, premiarsi e simili. Osservando le pubblicità, le riviste o la tv si nota che il successo (che pure è ricercato) non è mai coniugato con il sacrificio, quasi che la scaltrezza dell’uomo moderno stia, appundi to, nell’ottenerlo senza. Con questo tam-tam culturale non c’è da stupirsi che in tanti giovani sia nata una certa antipatia per ciò che costa qualche rinuncia, proprio come in tanti scolari si è insinuata antipatia per gli impegni di studio. Non si dà attenzione però al fatto che senza sacrificio si ottengono obiettivi parziali e momentanei, non totali né duraturi. Né la singola persona né la coppia si contentano di obiettivi parziali: il singolo perché tende ad ampliare spontaneamente e continuamente le proprie mète; la coppia perché, se innamorata, è animata dal desiderio di mettersi in gioco totalmente. Cosa è in realtà il sacrificio? Nel nostro tempo certo non potremmo intenderlo come un rito propiziatorio a Dio o un atto dovuto di sudditanza a qualcuno. Esso rappresenta invece la libera offerta di sé o qualcosa di sé senza pretese. Nella vita di coppia i sacrifici sono i piccoli e grandi atti d’amore che puntano all’obiettivo totale e duraturo della comunione. Scrive Jung: Una perdita intenzionale non è una perdita, ma un guadagno, perché il poter sacrificare sé stessi dimostra il possesso di sé. Effettivamente il saper fare sacrifici aumenta la coscienza di sé, è una concreta azione di sostegno del nostro io , un antidoto contro il sentirsi fragili e in balia degli altri. Per la coppia giovane, fidanzata o appena sposata, è anche un potente aiuto nella costruzione dell’unità. drtriggiano@tin.it