E voi? Cosa salvereste in caso d’incendio? Se poteste salvare una cosa sola della vostra vita, quale sarebbe? Ci avete mai pensato? Provate a fare questo esercizio mentale, è utile. Vaclav non ha dubbi: in caso d’incendio salverebbe l’amore per Lena. Vaclav e Lena sono due bambini di dieci anni. Immigrati russi nella grande New York. Vivono le difficoltà d’inserimento in un ambiente nuovo, le difficoltà di lingua, sovrapponendo ad esse il loro mondo infantile fatto della materia più preziosa che esiste, ma anche la più effimera e pericolosa: i sogni. Vaclav sogna di diventare un mago famoso, il “magnifico Vaclav”, ispirandosi a Houdini, il grande illusionista celebre per le sue fughe impossibili. E Lena sarebbe stata la sua splendida assistente. Vaclav crede al suo sogno, tenta in ogni modo di farlo diventare realtà. Progettano, lui e Lena, un grande spettacolo. Nessuno sembra poter distruggere il loro sogno e il loro bambinesco amore, finché un giorno la madre di Vaclav spezza l’incanto, mettendo a nudo una drammatica verità sulla vita della famiglia di Lena. I due bambini si separano per ben sette anni: sette anni in cui Vaclav ogni notte prima d’addormentarsi dà mentalmente la buona notte a Lena, che è chissà dove. Poi un giorno…

 

È una storia dolce, questa, che si snocciola attraversando uno dei sentimenti più belli al mondo: l’amore nella fanciullezza, i suoi grandi e teneri slanci, i suoi piccoli misteri. Chi l’ha sperimentato sa che cosa sia: rimane depositato nel fondale del cuore come una fiabesca nave corsara che giace nel fondo del mare e ogni tanto rilascia qualche tesoro. Ma è anche una storia dura quella di Vaclav e Lena, che parla di traumi infantili, di solitudine, d’immigrazione. I maghi riescono a tramutare lo sterco in diamanti: Vaclav fa così della vita di Lena (e sua), un po’ perché è mago, molto di più perché ama Lena.